Polizia penitenziaria sotto organico a Giarre, protesta in Prefettura


 
 

CATANIA -Sit in di protesta della Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria Sicilia dinanzi la Prefettura di Catania. A preannunciarlo, giorni addietro, era stata una lettera inviata dal segretario generale della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia Gioacchino Veneziano al provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria Gianfranco De Gesu per comunicare lo stato di disagio del personale in servizio presso la casa circondariale di Giarre.

“Presso la casa circondariale – spiega Armando Algozzino, segretario nazionale della UILPA Polizia Penitenziaria, presente domani all’iniziativa sindacale  – ci sono soltanto ventotto unità oltre al comandante, mancano ben cinque poliziotti penitenziari e non si attua l’accordo quadro  in vigore con l’organizzazione del lavoro su quattro quadranti”.

“L’amministrazione sa bene da anni – precisa Algozzino – che il personale, in numero comunque esiguo, è rappresentato da unità in distacco: non si provvede, con la mobilità nazionale, a dotare la casa circondariale, a custodia attenuata, del numero adeguato di poliziotti penitenziari affinché possa funzionare al meglio”.

Le ragioni della protesta riguardano anche il cosiddetto lavoro spezzato e la riduzione delle ferie estive per il personale che, quest’anno, potrà beneficiare di soli nove giorni, festivi inclusi: una proposta che, secondo la sigla sindacale, è inaccettabile perché penalizza i lavoratori e le loro famiglie, anche alla luce del fatto che i colleghi in servizio presso altri istituti limitrofi fruiranno invece di quindici o sedici giorni escluse le festività. “Diciamo basta – dichiarano Algozzino e Veneziano – anche al carico di lavoro eccessivo : ogni unità in servizio, infatti, si ritrova a coprire quattro o cinque posti”.

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