Post elezioni, la fabbrica degli impresentabili: Edy Tamajo indagato, dopo l'assoluzione di De Luca


 

CATANIA – EdyTamajo, neo deputato regionale, è accusato di corruzione elettorale.  Attraverso il suo avvocato fa sapere: «Chiariremo tutto, e alla fine  ne uscirà come parte offesa, per qualcosa che altri hanno commesso alle sue spalle». Al Consiglio comunale di Palermo nel 2007 ottenne  2727 di voti; nel 2012, all’Assemblea Regionale Siciliana, arrivò a 5107. Su Whatsapp circolava prima delle elezioni un suo volantino in cui invitava a votare con il disgiunto Nello Musumeci governatore. Cristian D’Alia, Nicolina D’Alia e Giuseppe Montesano sono le tre persone che avrebbero raccolto voti per lui. Il compenso: 25 euro a voto.

“Carissimi Amici, apprendo con stupore l’avvio dell’inchiesta giudiziaria nei miei confronti. Posso affermare, senza timore di smentita , di non aver mai comprato un solo consenso, ma di aver costruito la mia carriera politica sull’attività quotidiana a favore della gente e della collettività. Si tratta di condotte che sono lontano anni luce dal mio modo di fare politica, da quello della mia famiglia e del mio gruppo politico. Ho dato la mia totale disponibilità, nei confronti dell’autorità giudiziaria, per chiarire questa incresciosa vicenda che sono sicuro, grazie al lavoro dei miei avvocati, riuscirò prestissimo a dimostrare che si tratta di un infondato castello di accuse!
Starò  in silenzio per qualche giorno; un silenzio pieno di rabbia e un cuore lacerato che batte forte. Giunga a tutti voi, cari amici miei (cariche istituzionali comprese), un profondo abbraccio, ed un caloroso incoraggiamento a continuare ad espletare il vostro lavoro con serietà ed onestà quella che ci ha sempre contraddistinto! Vi voglio bene!”, ha dichiarato Edy Tamajo attraverso un comunicato stampa.

“Conosciamo Edy Tamajo e ne apprezziamo serietà e correttezza. Confidiamo in un lavoro celere degli inquirenti e della magistratura, cui riconosciamo doti di imparzialità e serietà, e auspichiamo che presto tutto possa essere chiarito con la dimostrazione della sua piena estraneità”. Lo si legge in una nota del movimento Sicilia Futura.

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