Il tonfo del Pd in Sicilia si è avvertito fino a Roma e oltre. Un risultato elettorale che non poteva essere più negativo, frutto di scelte sbagliate, antiche e recenti, da alleanze finalizzate alla contingenza del governo, senza un progetto politico a medio e lungo termine, all’incapacità di contenere Rosario Crocetta, fino alla scelta di candidare un presentabilissimo e illustre “signor nessuno” alla Presidenza della Regione. Adesso, con le elezioni politiche dietro l’angolo (tra marzo e maggio) a sinistra c’è frenesia, un insistente lancio di messaggi verso l’altro, al quale si chiede di fare un passo avanti. E, intanto, in Sicilia, si registreranno scosse di assestamento: il presidente Musumeci si ritroverà con una maggioranza più ampia: tra i deputati di Sala d’Ercole qualcuno si ricorderà che, seppur eletto a sinistra, la sua origine storica era a destra. Palermo come Damasco. Pubblichiamo intanto un articolo da lastampa.it:
«Non vogliamo un’altra Sicilia, non possiamo non fare di tutto per unire, nella discontinuità, per unire il centrosinistra. Qualcuno dice che è una missione impossibile? No, sino all’ultimo giorno, dobbiamo provare». Lo afferma il leader di Campo Progressista, Giuliano Pisapia, aprendo i lavori di «Diversa, una proposta per l’Italia». «Non basta distruggere, bisogna costruire: non è tattica – aggiunge – è buona politica». «Abbiamo chiesto centinaia e centinaia di volte al Pd di guardare a sinistra e di smettere di guardare a destra. Non ci può essere nessun cammino con chi pensa che nel nuovo centrosinistra ci possa essere un pezzo del vecchio o del nuovo centrodestra», ribadisce Pisapia. Questa «non è mai stata per noi un’opzione» e non è stata un’ipotesi neanche «accettabile da parte del nostro elettorato», aggiunge guardando ai risultati delle elezioni.
«Di fronte a tante espressioni di indisponibilità credo che non ci siano più le condizioni per un’alleanza con il Pd. E dico, purtroppo. Non sono contenta di questo», dice la Presidente della Camera, Laura Boldrini, intervenendo a «Diversa». «Campo Progressista – spiega Boldrini – ha cercato un dialogo costruttivo con il Pd. L’obiettivo non era un’ alleanza purché sia. Questo non basta. E non basta neanche fare le alleanze contro, per non far vincere qualcun altro». Intanto Pier Luigi Bersani nega trattative con il Pd in vista di un’intesa per le politiche.
Da lastampa.it