Presentato il quaderno di studi n.2 sulle origini e la storia di Mascali, ex contea delle sette torri

Presentato il quaderno di studi n.2 sulle origini e la storia di Mascali, ex contea delle sette torri

di Mario Pafumi

MASCALI – Su iniziativa dell’Associazione culturale Mascali 1928, presieduta dall’infaticabile professor Leonardo Vaccaro studioso si storia patria, mei giorni scorsi nella Chiesa Madre di Mascali, alla presenza del sindaco Luigi Messina, dell’arciprete parroco, don Rosario Di Bella, di assessori e consiglieri, ma soprattutto di un folto e competente pubblico, è stato presentato il volume “Città di Mascali – Quaderno di studi n.2”.

Sono intervenuti tutti gli autori degli otto articoli che compongono la pregevole pubblicazione, ad eccezione di Concetto Stagnitta della Confraternita San Leonardo Abate e Jacques Plainamaison, ordinario di Letteratura francese nell’Università di Lomoges ed Avignone e specialista di Letteratura del XVIII secolo e storia del Limosino, nonché presidente emerito della Federaziobe delle Confraternite del Limosino. Dopo i saluti del sindaco Messina e del parroco Don Di Bella, arciprete parroco di Mascali, di Veronica Musumeci, assessore alla cultura del Comune, e di Adele Finocchiaro, tra le fondatrici dell’Associazione culturale “Mascali 1928, ad prime gli interventi è stato, Antonio Alibrandi, docente ordinario dei Licei e cultore di Storia Moderna nell’Università degli studi di Catania, che ha sviscerato la storia di Mascali nel periodo dal XVI secolo alla prima metà del XVIII, con riferimento al “Cristiano ordine”.

Fantasiosa è sembrata a diversi astanti la sua versione del toponimo “Giarre” da lui considerato derivante da presunte argille che sarebbero state presenti nel territorio in cui sorge la “città crocevja”. Pina Andò, già docente di materie letterarie nei licei, ha presentato la figura di Leonardo Grassi Nicotra, sindaco di Masca dal 1896 al 1922, una figura carismatica, che contribuì con le sue idee e la sua azione politica alla rinascita della città ex “Contea delle sette torri”.

Nino Amante, giornalista professionista, per lunghi anni volto e voce della RAITRE regionale, ha focalizzato l’attenzione sui sei secoli di storia del Bosco di Santa Venera, una storia che ha ricostruito attraverso la studio documentale negli archivi delle Diocesi di Acireale e di Catania riuscendo a ricostruire il passaggio dall’antichissimo priorato di origine normanna all’enfiteusi, per giungere al passaggio alla Diocesi di Acireale, un passaggio che, come ha detto Amante “segna la fine di un’epoca per certi versi romantica”. Molto interessante l’intervento dell’archeologo Mario Indelicato, assegnista di ricerca nell’Istituto del patrimonio culturale del CNR, PhD student in Scienze del patrimonio culturale nell’Università di Catania, che sta conducendo uno studio sperimentale archeologico, ancora in itinere sul vino “mascalese” di Columella. Uno studio che lo sta portando ad approfondire le preziosissime presenze archeologiche nel territorio mascalese e alla realizzazione di un “vino romano”, quale frutto di di un’agronoonia dell’antichità.

La piantumazione di piccolo vigneto “romano” sperimentale, utilizzando le indicazioni delle antiche fonti agronomiche, utilizzando esclusivamente strumenti e tecniche manuali coerenti con il periodo è stata un’esperienza importante, considerato che il celebre vitigno da cui si trae il “nerello mascalese” è stato addomesticato proprio in questo territorio. Simpatico ed interessante anche l’intervento di Monsignor Giovanni Mammino, vicario generale della Diocesi di Acireale, docente di Storia della Chiesa nello Studio teologico San Paolo di Catania e direttore dell’archivio storico e del Museo diocesano di Acireale.Monsignor Mammino ha rivelato alcune scoperte inedite relative ad un progetto di costruzione della nuova chieda di Mascali, antecedente all’eruzione vulcanica dell’Etna che il 7 novembre del 1928 distrusse completamente l’antica città di Mascali, poi ricostruita in tempo di record dal governo Mussolini.

Leonardo Vaccaro, autore dell’articolo “Ricerche d’archivio per la storia della ‘Venerabile Insigne Matrice Collegiata di questa città di Mascali – Il manoscritto delle rendite dell’anno 1756 ed il Libro di introito ed esito degli anni 1756-1826”, prima dell’intervento conclusivo del preside Girolamo Barletta, studioso e già rettore della Società giarrese di storia patria e cultura, ha spiegato le motivazioni che hanno spinto il Comitato a realizzare questa nuova sfida editoriale ed augurandosi di poter presto pubblicare anche il terzo Quaderno, ha invitato tutti gli studiosi presenti a farsi avanti.

Send a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *