Pubbliservizi, ancora nessun atto concreto: sit in davanti la Città metropolitana


 

CATANIA  – “Nulla di quanto sottoscritto abbiamo visto concretizzarsi”. Manifestano di nuovo i lavoratori della Pubbliservizi che lunedì 20 novembre, terranno un sit in dalle 9 alle 15, davanti alla sede della Città Metropolitana, in via Nuovaluce 67/A, Tremestieri Etneo. Lo annunciano in una lettera indirizzata alla società partecipata le segreterie provinciali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti e Ugl Terziario, anche per lamentare che a tutt’oggi non sono state erogate le spettanze del mese di ottobre. “Eravamo convinti – scrivono i segretari generali provinciali Foti (Filcams), Ponzo (Fisascat), Bonaventura (Uiltrasporti) e Gangemi (Ugl Terziario) – che il decreto, a firma del sindaco metropolitano, con il quale prorogava l’affidamento dei servizi di facilities-management alla Pubbliservizi fino al 31 dicembre avesse risolto tali problematiche”.

“Tuttavia iI trasferimento di risorse mensili alla Pubbliservizi – aggiungono – risulta insufficiente a coprire stipendi, acquisto di materiali per l’esecuzione dei lavori, pagamento delle fatture dei fornitori. Risulta evidente che senza un vero contratto di servizio triennale, che dà certezza ai trasferimenti la società si trova e si troverà in difficoltà finanziaria. Ci rendiamo anche conto che tale contratto di servizio triennale non può essere stipulato senza l’approvazione del Bilancio da parte della società che tale Bilancio non può essere approvato se non si ripiana il disavanzo”. “Quindi – concludono Foti (Filcams), Ponzo (Fisascat), Bonaventura (Uiltrasporti) e Gangemi (Ugl Terziario) – chiediamo alla proprietà di volersi attivare al più presto per ripianare il disavanzo di Bilancio attraverso gli strumenti identificati nel verbale redatto in sede prefettizia il 26 settembre 2017 e precisamente: la sospensione dell’erogazione dei superminimi a tutt’oggi erogati e che tanto squilibrio hanno creato nel bilancio; l’assegnazione di ulteriori servizi; la ricapitalizzazione della società anche attraverso il conferimento di un terreno di proprietà della Citta Metropolitana; altri strumenti atti a risolvere il problema e dare serenità ai circa 380 dipendenti.”

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