Pubbliservizi, la buona politica risolva il disastro causato dalla mala politica


 

Riceviamo e pubblichiamo.
CATANIA – Questa lettera aperta e rivolta a tutte le forme istituzionali, PREFETTO, SINDACO, PROCURATORE CAPO, PRESIDENTE DELLA REGIONE, COMMISSARIO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI CATANIA, AI SINDACI DEI 58 COMUNI DI CATANIA, vi scrivo queste parole per cercare di entrare nei vostri cuori.
Il dramma che oggi 380 famiglie della Società Pubbliservizi,  partecipata della città Metropolitana di Catania, è veramente devastante.
Padri e Madri di famiglia, che non riescono più a sopravvivere, non si riesce a fare la spesa, non si riesce a pagare le bollette, non si riesce a pagare chi il mutuo chi il padrone di casa, ognuno di noi  inventiamo delle   scuse ai nostri figli per l’acquisto di un libro, delle scarpe, delle spese scolastiche ecc., non si riesce più ad avere la forza economica per scendere a lavorare, non abbiamo più dove chiedere aiuto per andare avanti, siamo distrutti psicologicamente e moralmente.
Lavoratori con stipendi di quasi mille euro, non potendo più sostenere questa drammaticità, vanno a chiedere prestiti ovunque, i debiti aumentano, non potendo più sostenerli.
Allora io umile padre di famiglia insieme ai miei colleghi vi chiedo rivolgendomi alle istituzioni sopra elencate, prima di sistemare questo dramma sociale, ci deve essere la vittima o le vittime sacrificali, prima di ascoltare la voce di questi lavoratori disperati cosa deve accadere? oppure è una strategia politica, per fare arrivare all’esasperazione i lavoratori per poi intervenire e prendere nella rete politica tutti.
Non so cosa pensare, ma una cosa è certa, NOI NON CENTRIAMO IN TUTTO QUESTO MARASMA CREATO DALLA MALA POLITICA, di sinistra, di destra, o qualsiasi essa sia, la politica tutto ciò l’ha creato e la politica lo deve sistemare.
Per questo vi chiedo da buon padre di famiglia, da buon lavoratore onesto, che opera tutti i giorni per dare un servizio si cittadini nelle strade provinciali, come i miei colleghi nelle scuole, nei Musei, nelle postazioni dei plessi della Città Metropolitana, nei servizi di pulizia e igiene.
Ripeto con forza e coscienza, non possiamo più sostenere questa situazione, non perché non si vuole, perché non si può, siamo veramente stanchi di aspettare risposte che non arrivano, siamo stanchi di essere presi in giro, siamo saturi di passaggi e tavoli istituzionali senza nessun spiraglio di andare avanti!
Concludo chiedendo con il cuore in mano di 380 lavoratori, di ridare dignità a queste persone, vi preghiamo tutti con la stessa voce non fateci arrivare a perdere il lume della ragione per l’esasperazione, abbiamo cercato sempre di essere persone civili e responsabili, oggi ci ritroviamo peggio di prima, e purtroppo oggi per forza di disperazione la pazienza è difficile mantenerla, non so fino a quando la possiamo trattenere la rabbia che sta prendendo il sopravvento, ASCOLTATECI VI PREGO ASCOLTATECI!!!

 
Giovanni Zucchero,  rsa Fisascat -Cisl, Pubbliservizi 
 
 

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