Pubbliservizi, riunione con i creditori "sbianchettati" da Adolfo Maria Messina


 
 

CATANIA – Adolfo Maria Messina, ex presidente della Pubbliservizi, prima arrestato e adesso  ai domiciliari, aveva risanato il bilancio della partecipata della Città metropolitana con un colpo di bianchetto, o di forbici. Le fatture che non riportavano il C.I.G., un riferimento necessario per legge, non sarebbero state pagate, benché forniture o servizi fossero stati regolarmente effettuati. Da una carenza formale degli stessi uffici di Pubbliservizi, cioè, si  traeva una motivazione – non valida, come rilevato dall’indagine della Guardia di finanza – per non pagare diversi milioni di euro, con danni per i fornitori che andavano dalle poche migliaia di euro ai centinaia di migliaia. Alcune piccole imprese si sono trovate in seguito a questa decisione dell’allora amministratore di Pubbliservizi in grave difficoltà.

Adesso, l’amministratore unico Silvio Ontario (nella foto) sta cercando di riportare tutto sui binari della legalità. Le fatture, infatti, dovranno essere regolarmente pagate,  per alcune sono già trascorsi almeno due anni. Il 2 agosto, di mattina, Ontario ha invitato tutti i creditori a presentarsi alle Ciminiere per partecipare ad una riunione volta alla definizione del piano di rientro dai debiti acquisiti dalla società avverso le società fornitrici. Insomma, i conti, a questo punto, dovranno ritornare, senza frettoloso, e illegali, pennellate di bianchetto.

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