Pubbliservizi, tutti insieme appassionatamente contro i "furbetti del superminimo"


 
 
 

CATANIA – Finalmente, e non vorremmo sbagliarci, l’amministratore unico di Pubbliservizi e i sindacati hanno cominciato a parlare la stessa lingua.. I benefit e i superminimi  elargiti generosamente al “cerchio magico” composto d auna quarantina di fedelissimi non possono provocare la fine della società e il licenziamento di circa 400 lavoratori. proprio il costo del personale, incredibilmente lievitato durante la gestione di Adolfo Maria Messina, ha provocato uno squilibrio di bilancio che potrebbe diventare irrecuperabile. I sindacati, sembrano finalmente aver capito che bisogna intervenire seriamente e decisamente e che i privilegi di pochi, pochissimi non possono essere più tollerati. Ieri si sono tenuti  in PubbliServizi due diversi incontri con le sigle sindacali, per confrontarsi con i rappresentanti di tutti i lavoratori. Al centro dei colloqui, la difficile situazione finanziaria della società e le sue possibilità concrete di domani, innanzitutto a tutela dei livelli occupazionali.

«Come amministratore unico», ha dichiarato Silvio Ontario, «avevo assolutamente bisogno di spiegare ai lavoratori l’impegno fin qui portato avanti da me e dal mio team, a partire dal prezioso consulente Marcello Gulisano, recentemente bersaglio di duri attacchi del tutto pretestuosi, che sta approntando un dettagliato piano per tentare di uscire dalle secche, individuando innanzitutto i molti sprechi storici dell’azienda. Solo per fare un esempio, in breve siamo riusciti a ridurre di non poco il consumo di carburante. Ora siamo al lavoro, e su questo ho chiesto e ottenuto il pieno sostegno dei sindacati, sui cosiddetti “superminimi”, che in pochi anni sono divenuti un peso insostenibile per i conti dell’azienda». «Nel tempo si sono stratificati privilegi del tutto intollerabili, paralleli ad altrettanto intollerabili ingiustizie», ha proseguito Ontario, «ma è anche corretto evidenziare come non possa essere il solo congelamento dei superminimi a sanare un bilancio pesantemente deficitario. Chiederò agli enti soci, ossia, nella sostanza, alla Città metropolitana, una veloce ricapitalizzazione, dopo la quale sarà necessario trasformarsi radicalmente, mutare pelle, forma e, soprattutto, anima per costruire una società in grado di sostenersi e sostenere le sfide del futuro».

«Se si vuole risanare davvero la Pubbliservizi, occorre passare dalle parole ai fatti. Se invece si vuole perdere ulteriore tempo, ci rivolgeremo alla Corte dei Conti». È quanto dichiarano Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uil Trasporti di Catania dopo l’incontro di ieri mattina con il presidente della Pubbliservizi, Silvio Ontario, e il consulente Marcello Gulisano.  Il presidente Ontario ha comunicato alle organizzazioni sindacali quanto dovrà riferire sulla grave situazione patrimoniale della Pubbliservizi nella prossima assemblea dei soci, i quali dovranno decidere se liquidare la società o ricapitalizzarla. Il presidente ha preannunciato il percorso di risanamento della partecipata attraverso misure volte a eliminare sprechi e abusi, a bloccare superminimi e livelli di inquadramento dati arbitrariamente, senza nessuna contrattazione collettiva di 2° livello né tanto meno delibere in seno del consiglio di amministrazione. Per quest’ultimo argomento è stato chiesto parere all’avvocato Andronico.

L’azienda ha inoltre comunicato che il risanamento passa anche attraverso l’economizzare i consumi di carburante, il noleggio di attrezzature amministrative e mezzi, l’affidamento a ditte esterne per l’espletamento dei lavori e quant’altro volto all’economia generale. «Prendiamo atto del percorso del risanamento che il presidente della Pubbliservizi vuole intraprendere – dichiarano le segreterie provinciali di Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uil Trasporti – ma se si vuole dare un segnale di discontinuità con il passato si deve passare immediatamente dalle frasi sentite e risentite da parte di tutti i presidenti che si sono susseguiti sui buoni propositi di legalità, giustizie eccetera, ai fatti concreti più volte evidenziati». «Pertanto – aggiungono – se il percorso è quello del vero risanamento, ben vengano le consulenze mirate a trovare e distruggere il “cerchio magico” fatto di abusi e complicità volte a comprare il silenzio di comari e compari del malaffare». Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uil Trasporti non aspetteranno ulteriore perdita di tempo. «Se questa amministrazione non agirà tempestivamente al risanamento della Pubbliservizi, che vuol dire anche continuità lavorativa e salvaguardia dei livelli occupazionali – concludono – saranno costrette a rivolgersi alla Corte dei conti».

“Da Sindaco metropolitano mi sono impegnato per salvare la Pubbliservizi e i posti di lavoro, come ho comunicato più volte ai dipendenti e ai rappresentanti sindacali. Dopo una gestione dissennata, le cui gravi violazioni abbiamo denunciato – in modo pienamente fondato come ha certificato la Procura della Repubblica – e i cui responsabili abbiamo contrastato e mandato via, occorre una gestione trasparente e rigorosa. L’Azienda va rimessa in piedi con una cura assai impegnativa ed il taglio degli sprechi: in particolare saranno necessarie rinunce da parte di chi ha percepito emolumenti con generosi super minimi, inquadramenti superiori, privilegi e vantaggi incompatibili con l’equilibrio dei conti – ha dichiarato Enzo Bianco -. Sono pronto a mantenere il mio impegno. Ecco perché ho voluto alla guida di Pubbliservizi Silvio Ontario: con l’aiuto dei dirigenti della Città Metropolitana e di collaboratori che godono della sua fiducia, sta operando con passione, competenza e rigore. Ho piena stima del Presidente. Le critiche, ingiuste ed ingenerose, che gli arrivano da fuori e dentro l’azienda sembrano costruite proprio per difendere alcuni privilegi che il presidente vuole colpire.  Ontario ha, dunque, la mia piena fiducia e non solo per le sue qualità manageriali. La riuscita della sua azione di moralizzazione dell’Azienda è una condizione essenziale per il salvataggio ed il rilancio della Pubbliservizi”.

 
 

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