Quando la politica non va in vacanza: Acoset, bilancio e “bilanci”

Quando la politica non va in vacanza: Acoset, bilancio e “bilanci”

di Maria Francesca Greco

ADRANO – Colloquio a tutto tondo con Salvatore Monciino, referente ad Adrano dell’enfant prodige della politica siciliana Luca Sammartino e coordinatore di Adrano 2.0: “Presidenza Acoset grande risultato di squadra”. A D’agate dice: “ Adrano è fuori dal dibattito regionale”. Sui temi e futuro: “politicanti adraniti inconcludenti e autoreferenziali, serve una nuova e preparata classe dirigente” 

Ad Adrano sembrerebbe sia caduta nel dimenticatoio la vicenda della presunta compravendita di voti che coinvolge due consiglieri comunali. La politica di Adrano manda in vacanza anche i temi scottanti? 

“Beh, non noi. Noi abbiamo più volte richiamato l’attenzione di tutti sul tema. Non perché siamo giustizialisti, ma perché riteniamo che vada preservato il sacrosanto diritto di qualsiasi cittadino di sentirsi rappresentato e che le istituzioni siano trasparenti e affidabili oltre ogni legittimo dubbio. Personalmente ritengo non ci sia il clima per lavorare proficuamente, ma è evidente che chi è dentro le istituzioni (i consiglieri e il sindaco ndr) la pensa diversamente, o addirittura si senta a suo agio. Un agio bipartisan, ovviamente. Ma credo che il limite sia stato oltrepassato, prima o poi qualcuno si sveglierà o sarà indotto a farlo”. 

La stagione degli ombrelloni non ha impedito all’area politica di cui lei è riferimento ad Adrano di conquistare la presidenza dell’Acoset. Quindi non tutto dorme, accordi in vista? 

“Colgo subito l’occasione per congratularmi nuovamente con il neo Presidente Di Gloria e con il mio amico Luca Sammartino, il quale si conferma grande leader e stratega. È stato un lavoro di squadra che ha visto ottenere un grande risultato sia alla nostra area politica (in provincia siamo un vero e proprio partito) sia ad Adrano. Mi permetta di dire con un pizzico di vanità che Adrano 2.0 ha motivo doppio di festeggiare. Siamo stati i primi, e forse gli unici, a caldeggiare questo risultato, per noi era chiaro che ci fossero le condizioni affinché Adrano ottenesse la presidenza. Quando molti altri parlavano di poltrone, fantasticando sulle nostre intenzioni salvo poi essere loro stessi interpreti della “politica del piattino”, noi facevamo valere la strategia e la diplomazia, lavorando dentro e fuori Adrano per un risultato che, come speriamo, darà qualche soddisfazione alla nostra comunità. Abbiamo il merito di averci creduto sin dall’inizio, mi preme a tal proposito ringraziare il mio amico Luigi Cancelliere, sempre pronto a raccogliere le sfide e lavorare per il bene della nostra grande famiglia. Ma, a differenza di quanto detto da molti, le garantisco che Adrano 2.0 non ha nessun accordo con questa amministrazione, di cui anzi continuiamo a ritenere inconcludente l’operato. In queste ore è arrivato il bilancio preventivo in consiglio, con colpevole ritardo e senza un chiaro indirizzo politico-amministrativo. Inoltre ho la sensazione che tante cose siano fatte in modo approssimativo, speriamo solo che nessuno ne debba pagare le conseguenze, anche se temo che prima o poi accada il peggio”.

Come lei ha detto in questi giorni in consiglio comunale si tratta il bilancio preventivo, restando in tema, si può fare un bilancio politico amministrativo ad Adrano? 

“Si può e si deve fare. Il bilancio è assolutamente disastroso. Io ho rispetto per la persona di Angelo D’Agate, ci mancherebbe, ma i risultati non si possono nascondere, sopratutto quando non esistono! Adrano è fuori dal dibattito regionale, il primo cittadino non interpreta il suo ruolo di primo soggetto politico della città, dando spazio a soggetti improvvisati che tentano di parlare di politica maldestramente, con l’unico obbiettivo che pare evidente: ottenere o mantenere posizioni personali. Amministrativamente è anche peggio, il malessere e la sfiducia che la città ha nei confronti di questa amministrazione è palpabile, solo chi governa sembra non accorgersene. Il colpevole silenzio sui temi scottanti fa il paio con l’incapacità di avere una visione di medio-lungo termine. A dir la verità non si comprende nemmeno quale sia quella di breve termine. Questa amministrazione si presentò con piglio rivoluzionario, ricordo i riferimenti ai pellerossa, ma in realtà non è nulla di ciò, erano solo proclami. Nei fatti manca di freschezza e coraggio, di idee e prospettive. Dove sono i giovani? Il sindaco non crede che sia parte integrante del suo ruolo tentare di costruire una classe dirigente nuova, fresca e vitale? Mi risulta che quei pochi giovani che l’hanno supportato l’abbiano da tempo abbandonato, perché? Troppe aspettative deluse o troppe richieste di parte non esaudite? Credo che il sindaco debba riflettere seriamente, ma ho l’impressione che si culli”.

Cosa sta succedendo alla politica in generale? La frammentazione di Adrano rispecchia in qualche modo lo schema di forze provinciale e regionale? 

“Credo, e spero, che si stia andando verso una riorganizzazione delle forze politiche che vada oltre le contrapposizioni di parte ma che metta al centro della sintesi temi e valori. Noi da mesi lo auspichiamo, è stato argomento di discussione all’interno della nostra area politica. I valori cattolico-liberali ai quali crediamo debbono tornare ad essere linfa di un contenitore che sappia rappresentare istanze di famiglie e territorio, sia a livello locale che regionale e poi nazionale. Sono convinto che è da lì che bisogna ripartire per arginare il nulla dilagante che i populismi ci propinano con metodi suadenti. La frammentazione di Adrano rappresenta solo se stessa. Troppi politicanti, di politici neanche l’ombra. Purtroppo chi ad Adrano ambisce a fare politica molte volte non ha un’idea di cosa sia la politica ne quali siano i grandi temi verso i quali orientarsi. La confusione di Adrano rappresenta l’assenza della Politica, tanti soggetti autoreferenziali che parlano apparentemente di tutto senza mai avere una posizione chiara non possono definirsi politici. Sono politicanti che vogliono il loro posto al sole per edonismo o interessi, che intendono la politica come qualcosa di strettamente personale, raccolgono voti per se come se si trattasse di un concorso di notorietà, e che dopo qualche lustro spariscono senza lasciare ombra del loro passaggio. Adrano necessita di una classe dirigente nuova, preparata e competente. D’altronde io ho sempre fatto tesoro delle parole di Benedetto Croce, parole in cui credo fortemente: “L’onestà politica non è altro che la capacità politica: come l’onestà del medico e del chirurgo è la sua capacità di medico e di chirurgo”.

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