Regionali, Miccichè continua a pregare Alfano e "Noi con Salvini" pronto al disimpegno


Daniele Lo Porto

E’ una sorta di tele di Penelope: si tesse e si scuce in continuazione. Ad un segnale di distensione si risponde con una nuova provocazione. Il centrodestra va avanti in ordine, anzi in disordine, sparso, né più né meno del centrosinistra, bisogna dire. L’ultimo allarme rosso lo accendono i salviniani, tramite Angelo Attaguile, pronto al disimpegno: “Se Nello Musumeci non riuscirà a compattare il centrodestra attorno alla sua candidatura correremo da soli”. A commentare le vicende elettorali siciliane è Angelo Attaguile, segretario nazionale di Noi con Salvini, che due mesi addietro ha fatto un passo indietro in favore di Musumeci con la speranza che Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e altre forze centriste “che non hanno governato col Partito democratico e con Crocetta” potessero coalizzarsi sotto un unico candidato governatore.
“Ribadisco –sottolinea Angelo Attaguile – in linea con quanto in tempi non sospetti ha puntualizzato in ambito nazionale il nostro leader Matteo Salvini, che nella nostra coalizione non potrà mai trovare posto Alternativa popolare. Siamo incompatibili per storia e per valori. Un principio – aggiunge il segretario della Commissione nazionale Antimafia- che può sembrare scontato per chi, come me, ad Alfano e Castiglione ha fatto una vera e decisa battaglia politica sin dal primo istante, chiedendone le dimissioni, specie dopo lo scandalo del Cara di Mineo, anche con interpellanze e interventi in aula in funzione ispettiva. Principio che, possono comprenderlo, magari non è così automatico per altri meno coerenti che sentono il bisogno di ribadirlo in ogni comunicato stampa, visto i loro trascorsi”.
Attaguile conclude riportandosi a ciò che affermò allorché, da candidato governatore, fece un passo indietro in favore di Nello Musumeci per il bene dell’unità della coalizione: “se Musumeci non riuscirà a raggiungere l’accordo politico con tutte le altre forze di centrodestra, riprenderemo il timone e potremmo anche decidere di correre da soli. In ogni caso, siccome noi abbiamo rispetto dei ruoli e del nostro leader, rimetteremo la decisione finale nelle mani di Matteo Salvini”. E proprio ieri Nello Musumeci appena ieri aveva teso la mano al commissario regionale Gianfranco Miccichè, che ha ostentato la ricerca di alternative  possibili e impossibili al nome dell’ex presidente della Commissione regionale antimafia. «Oggi non posso fare a meno di apprezzare lo sforzo di coloro che, a partire dal coordinatore di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, stanno lavorando perché la coalizione possa saldarsi su questa proposta, con pari dignità e responsabilità di tutte le sue componenti, senza pregiudizi nei confronti di alcuno». ha affermato  Nello Musumeci, leader del movimento #diventeràBellissima e candidato alla Presidenza della Regione. Alla mano tesa e aperta di Musumeci risponde il pugno chiuso di Silvio Berlusconi che sì vedrebbe bene il ticket Musumeci-Alfano, ma con il primo vice e il secondo presidente. Un’ipotesi che, appare facile prevederlo, non risulterebbe gradita a leader di #diventeràbellissima, che già ebbe una breve esperienza di vice ai tempi della sindacatura di Umberto Scapagnini a Catania.

E un quasi decisionista Miccichè lancia l’ultimatum agli alfaniani: «Noi siamo stati pazienti — ha dichiarato  il commissario del partito in Sicilia, Gianfranco Miccichè — abbiamo discusso molto ma adesso per Alfano è arrivato il momento delle decisioni: noi non possiamo attendere oltre, dobbiamo decidere chi candidare governatore e in quale coalizione. Il tempo dell’attesa è finito: scelga in fretta. Io spero che Alfano venga con noi perché un centrodestra unito in Sicilia non vince, stravince. E possiamo tenere tutti insieme, dagli alfaniani a Musumeci. Ma deve fare una scelta».

Send a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *