Regionali, Miccichè non si rassegna: ma allora è proprio innamorato di Alfano


 

ROMA-  “Alfano? È partita ancora aperta”. Così Gianfranco Micciché, commissario di Forza Italia in Sicilia, al Giornale Radio Rai La sua operazione di riconciliazione tra Berlusconi e Alfano è fallita? “Speriamo ancora che Alfano possa venire con noi, non ha accordi con la sinistra ancora, questo glielo dico per certo. Tutti gli esponenti siciliani di Ap vogliono venire con noi, quindi la partita non è chiusa e io spero ancora di poterla vincere. Certo, se a ogni passo avanti che noi facciamo qualche nostro alleato ne fa uno indietro, le trattative diventano molto faticose”.

Lei parla del veto di Fratelli d’Italia: “Io a livello siciliano avevo risolto tutto, problemi non ce n’erano. I problemi semmai li hanno i leader della coalizione di centrodestra a Roma, e su quelli io non posso fare nulla. Credo di essere riuscito a convincere Berlusconi, pensavo di esserci riuscito anche con la Meloni, ma mi sbagliavo. Però non è finita, continueremo a tentare fino all’ultimo secondo. Speriamo che la Meloni capisca quanto è importante vincere qui in Sicilia e che possa avere un atteggiamento più sereno”.

Ma Miccichè, da buon commerciante quale ricorda di essere, dovrebbe sapere benissimo che più di insiste per comprare qualcosa (merce avariata, per altro) e più se ne aumenta il prezzo. Vuole veramente un ex del Nuovo centro destra candidato alla presidenza della Regione? E l’alternativa quale sarebbe, eventualmente: l’ottimo professore Gaetano Armao, sconosciuto ai più, già assessore di Raffaele Lombardo che sostenne la sua rottura con il centrodestra cinque anni fa? Miccichè, forse non ha capito che tutti hanno capito che per lui va bene qualsiasi nome tranne quello di Nello Musumeci e la sua ostentata ricerca di un’alternativa è ormai assolutamente inutile. Tra l’altro, Forza Italia rivendicava il diritto di esprimere un suo candidato: Armao sarebbe un “suo” candidato? (dlp)

 

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