Regione, Musumeci a Miccichè: "Abolire il voto segreto all'Ars"


 
 

PALERMO – “Aboliamo il voto segreto all’Assemblea regionale siciliana. E’ una questione di etica, di trasparenza e di rispetto verso gli elettori”. Lo chiede il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in una lettera inviata al presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, mantenendo fede a un impegno già preannunciato alla vigilia delle elezioni.

“Come Le è noto, da lungo tempo e da più parti – accademiche, dottrinarie, politiche – e, non ultime, varie e diffuse espressioni della pubblica opinione – si legge nella nota di Musumeci -viene postulata l’abolizione o, almeno, il drastico ridimensionamento del ricorso al voto segreto anche nell’ambito dell’Assemblea Regionale Siciliana da Lei presieduta. Il voto segreto – come Le è noto – si è via via trasformato nella principale arma dei “franchi tiratori”, ovverosia dei parlamentari che tradiscono un impegno assunto apertamente e altrettanto apertamente dichiarato”.

“Nella attualità della fase politica – continua il presidente – ad alcuno può sfuggire come la stragrande maggioranza dei Cittadini siciliani reclami assoluta trasparenza e coerenza di condotte politiche e parlamentari dai suoi rappresentanti, ai quali richiede prese di posizione nitide e riconoscibili e non certo proditorie “imboscate” d’Aula. Non comprenderlo costituirebbe grave ritardo culturale e politico. Non sussistendo alcun ostacolo di ordine costituzionale e nemmeno più semplicemente ordinamentale – conclude Musumeci – Le formulo, Onorevole Presidente, la richiesta di volere valutare la necessità di avviare il procedimento parlamentare – a mio avviso non più procrastinabile – finalizzato alla modifica del Regolamento interno dell’Assemblea Regionale Siciliana, nella parte in cui prevede ancora il ricorso al voto segreto, limitandolo a casi ove siano da decidere soggettivi diritti personali. Confidando nella Sua sensibilità verso un tema tanto attuale e largamente condiviso, auspico un iter parlamentare consapevole e celere e rimango in attesa di riscontro”.

“Sono assolutamente d’accordo col presidente Musumeci: il voto segreto è un cancro della democrazia, prova ne è che è stato abolito ovunque, tranne che in Sicilia”. Così il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gianfranco Miccichè, condividendo la sollecitazione del presidente della Regione Nello Musumeci di abolire il voto segreto a Sala d’Errcole.  “Ogni volta che nelle passate legislature, l’Assemblea ha valutato il superamento di questo cimelio, l’abolizione del voto segreto si è arenata sugli scogli di maggioranze svogliate e poco motivate – ha aggiunto -. Negli anni, per evitare che venisse abolito, si è fatto persino ricorso a modalità segrete di voto. Un circolo vizioso che ne ha decretato la sopravvivenza fino ad oggi. Ebbene, è arrivato il momento di darci un taglio. Fin dal giorno del mio insediamento ho detto che questa mia presidenza dell’Assemblea avrebbe avuto senso solo se fossi riuscito a sopprimere il voto segreto – ha sottolineato Miccichè -. Stiamo lavorando ad una modifica complessiva del Regolamento dell’Ars, al cui interno è prevista l’abolizione del voto segreto. Sosterrò gli sforzi del presidente Musumeci in tal senso – conclude Miccichè – ma è importante che la maggioranza in Aula sia compatta e coesa. A tutte le forze politiche chiedo massimo impegno: ricordo loro che per fare una buona legge non basta solamente portarla in Aula ma approvarla”.

 
 
 

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