ROMA – Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha firmato l’ordinanza che nomina il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci commissario delegato all’emergenza rifiuti e individua gli interventi urgenti per fronteggiarla. L’ordinanza, che arriva a seguito della dichiarazione dello stato d’emergenza, prevede che il commissario sia coadiuvato dal dirigente generale del Dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti, Salvatore Cocina, e dal prefetto in pensione Vittorio Piscitelli, cui spetta il compito di monitorare, vigilare e controllare l’attività della struttura. Tra gli interventi previsti, il trasferimento fuori regione dei rifiuti e la realizzazione della settima vasca nella discarica di Bellolampo a Palermo.
Il deputato regionale del M5S Giampiero Trizzino, insieme al consigliere comunale del M5S Antonino Randazzo e al neo eletto deputato nazionale del M5S Adriano Varrica, ha effettuato un’ispezione nella discarica di Bellolampo a Palermo, per verificare la condizione del sito dopo la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Governo nazionale.
“La situazione è grave – dicono Trizzino, Randazzo e Varrica al termine dell’ispezione – Bellolampo rischia il collasso. Si tratta di una situazione non è imputabile alla Rap, la società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti a Palermo, ma al Governo regionale perché temiamo che non riesca a realizzare il cronoprogramma degli interventi previsti per la discarica, come annunciato nei mesi scorsi, e indicato nell’ordinanza di Protezione civile, appena firmata da Borrelli, con la quale a Musumeci sono stati conferiti poteri speciali in materia di rifiuti”. “Abbiamo constatato che i lavori di ampliamento della sesta vasca non sono ancora partiti – proseguono gli esponenti del M5S – mentre l’iter procedurale per la costruzione della settima vasca, di fatto, non consentirà di ultimarla entro dicembre. Da mesi ripetiamo come un mantra che i poteri speciali non avrebbero risolto l’emergenza rifiuti né a Palermo né in Sicilia e l’ispezione odierna lo conferma”. Trizzino, Randazzo e Varrica esprimono altresì preoccupazione “per la gestione del processo di trattamento meccanico biologico dei rifiuti da parte della società Ecoambiente”. “Temiamo il rischio di un danno ambientale – concludono – nei prossimi giorni effettueremo una nuova ispezione”.