PALERMO – “E’ sotto gli occhi di tutti che il governo regionale non ha più una maggioranza. Musumeci venga all’Assemblea Regionale Siciliana per spiegare come intende uscire da questa paralisi istituzionale. Ci dica in sostanza con quali numeri vuol portare avanti le cose che aveva annunciato in campagna elettorale. Venga all’Ars prima della seduta d’aula di lunedì”. A dichiararlo è la capogruppo del Movimento 5 Stelle Valentina Zafarana a margine della riunione dei capigruppo all’Assemblea Regionale Siciliana.
Ma la mancanza di maggioranza non è il solo problema del presidente Musumeci: il suo assessore “sgradito” manda chiari segnali: “Se dovessi scegliere fra l’essere un semplice parlamentare e l’assessore dei Beni culturali della Sicilia, scelgo di fare l’assessore”. Così Vittorio Sgarbi, al Museo regionale d’arte contemporanea di palazzo Riso, durante la conferenza stampa di presentazione della mostra ‘La scuola di Palermo’. “Mi dimetterò da parlamentare – ha aggiunto – quando sarà chiaro il quadro politico. Intanto aspetto che la Giunta convalidi le elezioni”. Sgarbi fa capire che si dimetterà solo nel caso di una nomina a ministro dei Beni Culturali. Un’altra opzione per Sgarbi potrebbe essere quella di fare il presidente della Commissione Cultura della Camera. Non si accontenterebbe, invece, di un incarico di sottosegretario: “Lo sono già stato e poi non ho più l’età”.
Da parte sua il presidente della Regione, Nello Musumeci, pensa al dopo-Sgarbi e lavora al nome nuovo, pensando a una figura tecnica per la guida dell’assessorato ai Beni culturali, ora in mano al critico d’arte. “Penso a un assessore tecnico – dice Musumeci in una intervista all’emittente Trm – perché credo ci sia bisogno di un profondo conoscitore dei beni siciliani come è del resto il prof. Sgarbi che però andrà a fare il deputato fra qualche giorno”. Aggiunge Musumeci: “Mi orienterò su una figura tecnica, peraltro non c’è pressione alcuna in questo senso nè io ho pensato di volerlo assegnare a questo o a quel partito”. “Sarà un assessore al di sopra delle parti, e sono certo di quel che dico – conclude Musumeci – che darà impulso, con una presenza maggiore, all’assessorato”.