Regione, Nello Musumeci tra cornacchie e aquile


 
 

PALERMO – “Veniamo accusati di ‘lentocrazia’, gli interventi sulle scuole sono la dimostrazione che non ci siano altri argomenti per attaccare questa amministrazione che con profilo assai basso sta operando nella dignità e nel dovere del silenzio e dell’efficienza. Nonostante le cornacchie, che continuano a svolazzare e conosciamo la loro sorte, stiamo lavorando con grande impegno”. Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, parlando in conferenza stampa sugli interventi per l’edilizia scolastica, riferendosi alle critiche nei confronti dell’amministrazione giunte negli ultimi giorni anche da esponenti politici della maggioranza. Tra le cornacchie c’è anche Matteo Salvini? “No, assolutamente. Lui è un’aquila” ha risposto ai cronisti Musumeci.

Il presidente della Regione ha risposto alle domande sul capitolo riaperto, dopo l’arresto di Pippo Gennuso, sugli “impresentabili”. “La mia posizione è chiara, solo chi non vuole sentire non sente. La politica deve arrivare prima della Procura della Repubblica: quando non lo fa è chiaro che perde credibilità. Ho la massima fiducia alla magistratura, ma se la politica pensasse a fare selezione prima, io credo che molti problemi i partiti se li sarebbero risparmiati”, ha dichiarato Musumeci che  rispondendo a Giancarlo Cancelleri, che lo aveva accusato di essere stato eletto grazie ai voti degli impresentabili, il presidente risponde: “Con tutto il rispetto, non mi occupo di Cancelleri. I siciliani vogliono risultati concreti, non le chiacchiere di chi, purtroppo per lui, ha perso e non si rassegna”.

Impeccabile e condivisibile la dichiarazione del presidente della Regione, Musumeci, che chiede alla politica di saper selezionare i propri candidati senza aspettare che si muovano le Procure della Repubblica. Peccato che ciò che pretende dai partiti, il presidente Musumeci, leader della coalizione di cui fanno parte quasi tutti i deputati indagati, non lo abbia preteso anzitutto da se stesso”. Così Claudio Fava, deputato all’Ars del movimento 100Passi.

 

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