Regione, revocato Antoci presidente anti-mafia del Parco dei Nebrodi


 
 

PALERMO -Commissari, parchi e polemiche.  Il governatore siciliano Nello Musumeci ha revocato l’incarico di presidente del Parco dei Nebrodi a Giuseppe Antoci, il cui mandato sarebbe scaduto il prossimo ottobre. Antoci, che il 18 maggio 2016 subì un attentato, ringrazia chi gli è stato vicino in questi anni e, ironicamente ringrazia anche il presidente della Regione siciliana: “Attraverso la mia rimozione e il relativo commissariamento del Parco, mi ha fatto comprendere, in maniera inequivocabile, da quale parte sta. Nonostante tutto indietro non si torna, la strada è ormai tracciata”. Intanto, 21 sindaci chiedono a Musumeci di ripensarci.    Antoci è stato l’autore del Protocollo di legalità per la gestione del Parco, documento inserito lo scorso settembre nel nuovo Codice antimafia.

Attesa anche per il futuro del Parco dell’Etna, che ha sede a Nicolosi. In uscita anche la presidente Marisa Mazzaglia, nominata da Crocetta, attuale consigliere comunale dopo aver perso la competizione elettorale per la carica di sindaco, ex vicesindaco della Giunta di Nino Borzì. Secondo indiscrezioni giornalistiche tra i “papabili” l’ex senatore e deputato regionale Salvo Fleres, che fino a due anni fa ha ricoperto l’incarico di addetto stampa del Parco, prima di andare in pensione, e il sindaco uscente di Belpasso, Carlo Caputo, che ha rinunciato al secondo mandato, decisione che farebbe sospettare un suo futuro politico con altro ruolo, appunto. Sembra  che Fleres abbia appreso della sua “nomination” dai giornali, mentre di Caputo non si ha nè conferme, nè smentite. certo è che la corsa verso l’ex monastero benedettino di Nicolosi sarà affollata per gli interessi e il prestigio che la presidenza del Parco dell’Etna rappresenta.

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