Regione, Roberto Lagalla e l'Idea Sicilia


 
 
 
 

CATANIA – “Non è l’ennesimo partito politico – dichiara Roberto Lagalla – è un gruppo di animazione nato dall’idea forte di rimettere la politica al servizio dei cittadini, recuperando il valore di servizio della politica. Occorre guardare al futuro in modo diverso, recuperare il senso del rapporto con le persone e finalmente poter dire ai giovani che per loro esiste un futuro anche in Sicilia. La nostra Regione è ancora troppo lontana da quei processi di sviluppo che percorrono altre parti del nostro Paese, questo deve cambiare, abbiamo necessità di rilanciare l’economia siciliana sulla base di una programmazione originata dai territori e per i territori.

 La storia di Macron è la storia di una Francia ha deciso di cambiare e questa può anche essere la nostra storia, di una Sicilia che a breve potrà dimostrare la forza e il coraggio di voltare pagina. Occorre mobilitare energie nuove per affermare una sorta di start up politica, superando le tradizionali ideologie di destra e sinistra, la vera competizione è tra chi sostiene una società che vuole cambiare e chi la vuole ancora in mano a pochi.

Vogliamo fare quello che i nostri testimonial oggi ci hanno raccontato, ovvero lavorare per una Sicilia più giusta e migliore, dove l’invadenza della burocrazia non sia vincolo ma facilitazione. Attraverso l’uso della rete, del sito di Idea Sicilia, attraverso quotidiani incontri con la gente stiamo lavorando per costruire un nuovo modello di sviluppo. Io ci metto la faccia”.

 Insieme a lui, hanno parlato di idee e progetti: Maurizio Caserta, Professore di economia politica dell’Università degli Studi di Catania, Gianluca Albanese, Dirigente del Policlinico – Vittorio Emanuele di Catania, Giuseppe Spina, agronomo, Giovanni Di Stefano, direttore marketing di ETNA HITECH, Filippo Franzone, coordinatore Comitato per lo Sviluppo dell’Area Gelese, Matteo Pitanza, amministratore delegato di Agris-Brumi, Valentina Spampinato, presidente FIPASS e Artime, Claudio Corbino, presidente dell’Associazione diplomatici  e il giornalista Davide Giacalone.

 

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