Responsabilità sociale delle imprese. Un interessante convegno Lions a Siracusa

SIRACUSA – La sede siracusana di Confindustria ha ospitato questa mattina il convegno Lions dal titolo La responsabilità sociale delle imprese. Impact Investing promosso dalla associazione degli industriali, dai club della VI e VII circoscrizione del Distretto 108YB Lions Sicilia (presente il Past Governatore Silvio Cavallaro), dal Credito Siciliano – rete commerciale Creval e dal Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania.

Il tema scelto è di grande attualità. La responsabilità sociale delle imprese non è uno slogan, né una transitoria politica messa in atto dalle imprese per assicurarsi consenso e credibilità in un dato territorio attraverso azioni filantropiche e di beneficenza. E’ un tema piuttosto che richiama fortemente l’impatto dell’attività d’impresa nella società, non soltanto per i risvolti occupazionali e dell’indotto, ma anche per la salute dei cittadini, la qualità dell’ambiente e del mare, l’interesse civico allo sviluppo sostenibile e la domanda di generatività sociale che proviene soprattutto dai giovani. Per tali motivi, il convegno è stato organizzato a più voci e ha coinvolto un uditorio interessato di professionisti, imprenditori, bancari, giovani e pure qualche politico, come l’on. Pippo Gianni, sindaco di Priolo Gargallo, che è intervenuto attivamente al dibattito per sottolineare come siano necessari ed urgenti progetti territoriali di sviluppo di ampio respiro e fortemente condivisi fra tutti gli attori per arrestare il deterioramento dell’ambiente, dell’aria e del mare che, in provincia di Siracusa, ha già causato seri problemi alla salute delle persone, mietendo tante vittime di malattie tumorali.

L’incontro è stato aperto dalla relazione introduttiva del Presidente di Confindustria Siracusa Diego Bivona che, richiamando l’importanza degli obiettivi di sviluppo sostenibile fatti propri dall’associazione a livello nazionale, ha sottolineato come in provincia di Siracusa sia stato sottoscritto fra diverse imprese ed organizzazioni un vero e proprio patto per la responsabilità sociale capace di contemperare le esigenze di crescita del territorio con quelle di rispetto dell’ambiente e lotta all’inquinamento.

Il tema della responsabilità sociale e quello più recente della sostenibilità globale è stato declinato negli interventi di Rosario Faraci (Università degli Studi di Catania), Giancarlo Bellina (ERG Power) e Salvatore Mangiapane (Credito Siciliano). Moderati da Antonio Gaeta, bancario e componente del comitato distrettuale Lions “Responsabilità sociale delle imprese. Impact Investing”, ciascuno dei relatori si è soffermato sugli aspetti della responsabilità sociale connessi allo sviluppo economico e sociale, alle politiche delle imprese nella rigenerazione del territorio, alla esigenza di armonizzazione degli interessi di tutti i cosiddetti stakeholder del sistema impresa.

Temi di ordine generale che sono stati successivamente contestualizzati al territorio di riferimento, ovvero Siracusa e la sua provincia dove ERG Power e Credito Siciliano sono ben radicati da tempo, la prima impegnata in un processo di trasformazione industriale che abbandonando il settore petrolifero ha abbracciato quello delle energie rinnovabili e l’istituto di credito nato nel 2002 dalla precedente esperienza della Banca Popolare Santa Venera (1908), da poco interessato da una riorganizzazione della propria rete commerciale all’interno del mondo Creval di cui è parte integrante dallo scorso anno per via della fusione per incorporazione con il Credito Valtellinese.

Il territorio – ha precisato il Prof. Faraci – non va limitato solo a quello della provincia aretusea, ma deve essere inquadrato in un contesto più ampio, del Sud Est di Sicilia, che comprende le province di Catania, Siracusa e Ragusa e conta oggi oltre 140.000 imprese nei settori dell’agricoltura, del commercio e dei servizi, dell’industria manifatturiera e delle costruzioni. Da solo vale il 38% dell’intera popolazione imprenditoriale isolana, risultando in tal modo il polo produttivo trainante dell’economia della Sicilia. Solo guardando ad un territorio più ampio, comprendente due aeroporti (Catania e Comiso) e un importante porto commerciale (Augusta) oltre alle strutture portuali di Catania e di Pozzallo, è possibile immaginare uno sviluppo integrato, capace di generare nuove opportunità del fare impresa anche con strutture aziendali diverse dalle tradizionali come, ad esempio, le start up innovative, le società benefit e le cooperative di comunità.

 

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