Saro Faraci
Settimana Italiana dell’Insegnante ormai giunta quasi al capolinea. Dal 7 maggio con l’iniziativa #RingraziaunDocente, giunta alla quarta edizione, è stata data a molti l’occasione per tornare a parlare di Scuola e di Università in modo serio, riportando al centro dei discorsi il ruolo, lo stile, le funzioni degli insegnanti. Molti di loro “lasciano il segno” in quel “processo di umanizzazione della vita” che fa di ogni alunno il futuro lavoratore, professionista, genitore del domani. Il nostro viaggio prosegue con l’intervista ad Alberto Vazzano, neo dottore in Economia Aziendale all’Università di Catania, oggi studente alla magistrale in Direzione Aziendale. Una lunga esperienza nell’attività di rappresentante degli studenti e una grande passione, cioè fare l’arbitro, che ne ha forgiato le doti di leadership. Ascoltiamolo.
Qualche docente che ti sentiresti di ringraziare dopo tanti anni?
« Ringrazio la Maestra Milena delle elementari e la professoressa Luisa Siena del Liceo. Persone fantastiche che mi hanno insegnato come rapportarmi con i compagni, oltre che le basi della lingua italiana. Devo soprattutto a loro la mia capacità nel parlare e scrivere bene l’italiano»
Qualcuno fra i docenti che, oltre a ringraziare, consideri un buon esempio?
«Un buon esempio da seguire per il futuro è sicuramente la professoressa Agata Matarazzo. Docente universitario che, oltre ad insegnare, e quindi svolgere il suo lavoro di routine, cerca sempre di creare un rapporto umano coi suoi studenti. Cosa, questa, non scontata»
Come migliorare il rapporto docente-studente a Scuola e nell’Università?
«Più che a scuola, in cui il rapporto docente-studente si va a creare nel corso degli anni, poichè si presume che uno stesso docente abbia quella classe di studenti per più anni, esorterei i docenti universitari a non stare troppo “sopra” le parti. Vorrei un ambiente universitario in cui ci sia dialogo continuo tra studente e docente. Questo aiuterebbe, a mio avviso, ad aumentare la performance ed a accorciare le tempistiche di laurea.»
Pensi di meritarti un grazie anche da parte dei docenti?
«Nel mio caso penso di si. Forse un grazie me lo merito. Da rappresentante degli studenti non mi sono mai risparmiato per i miei colleghi e compagni»
Chiudiamo con il “pensiero” che gli ha dedicato pubblicamente il presidente del corso di laurea nel giorno in cui Alberto Vazzano, rappresentante degli studenti, ha conseguito il titolo di dottore in Economia Aziendale
TERZO TEMPO
« Ci sono foto che suggellano con una stretta di mano partite memorabili sul campo. Come quella, lunga qualche anno, che io da un lato e Alberto Vazzano, dall’altro abbiamo giocato, rappresentando il primo il corpo docente e il secondo la vasta platea studentesca di Economia Aziendale. Nel rispetto delle prerogative di ciascuno, Presidente di corso il sottoscritto e Rappresentante degli Studenti Alberto, abbiamo giocato la partita fino in fondo senza mai risparmiarci, integrando sempre i nostri punti di vista, ma mantenendo diverso l’approccio ai problemi di un corso che rimane fra i più difficili da gestire in Ateneo. La partita è finita ed è stata spettacolare! Ci siamo ritagliati però un “terzo tempo” tutto nostro, quella della sua tesi di laurea sulla leadership che lui tesista, oggi dottor Alberto, ha svolto con grande competenza e passione, e io Relatore, ho supervisionato con grande interesse e curiosità. Auguri Alberto e grazie per avermi omaggiato di questa bellissima foto. Gente come noi ha bisogno di campi da gioco per portare fino alla fine le partite. Ad maiora semper!»