Riposto,  Il “registattore” Eugenio Patanè tra i bambini della Primaria per promuovere l’amore per la lettura

Riposto,  Il “registattore” Eugenio Patanè tra i bambini della Primaria per promuovere l’amore per la lettura

RIPOSTO –  “La magia del libro” è il titolo del progetto di avviamento all’amore per la lettura degli alunni della Scuola primaria che si concluderà a fine febbraio, nell’Istituto comprensivo “Giovanni Verga” di Riposto, guidato dalla dirigente professoressa Cinthya D’Anna, a cura dell’attore e regista Eugenio Patanè.

Spiega Patanè: “La cultura dell’ascolto e della lettura sta cedendo il posto a quella dell’immagine per la concorrenza dei codici non alfabetici specialmente visivi, che forniscono ormai tutte le informazioni necessarie per cui la lettura risulta, per i ragazzi, noiosa ed inutile. È quindi opportuno che la scuola, pur essendo aperta ad accogliere le innovazioni tecnologiche e informatiche e sappia sfruttarle ai fini di uno sviluppo integrale delle abilità e delle competenze dei bambini, si concentri sul recupero dell’importanza della lettura e del confronto tra bambino e libro. Per far scaturire un autentico amore per il libro e per la lettura è indispensabile che le motivazioni si sviluppino su un vissuto emozionale positivo mediante il quale la lettura si trasformi in una sorta di gioco articolato e divertente, creativo e coinvolgente e che diventi un aiuto per rendere possibile una educazione affettiva ed emotiva nella scuola, nella convinzione che per riuscire nel processo di apprendimento siano assolutamente necessarie tutte le risorse affettive ed emotive poiché senza calore e senza partecipazione emotiva non si fissa niente”.

Il progetto, che coinvolge gli alunni delle classi III del Plesso Marano; III-IVA-IV de plesso P. Pio e III-IV-V del Plesso Quasimodo è coordinato dalla referente, insegnante Antonella Finocchiaro, in collaborazione con le docenti Pina Di Bella; Agata Torrisi; Maria Fiamingo; Concetta Musumeci; Grazia Raciti; Elisa Tancredi. Spiega la dirigente Cinthya D’Anna: “Le scelte metodologiche sono condivise perchè si sono messe in campo strategie che privilegiano, nell’alunno e nel docente l’esperienza diretta e “fisica” di percezioni, emozioni e stati d’animo, la scelta di situazioni didattiche che coinvolgono totalmente e profondamente alunni ed insegnanti. Inoltre, la correttezza e l’efficacia delle soluzioni metodologiche adottate è verificabile attraverso il confronto e la discussione tra gli insegnanti impegnati nel progetto per la condivisione di finalità, obiettivi, metodi e contenuti, la documentazione delle esperienze per riproporre, modificare, adattare e usare come fonte di consultazione. Insomma è un progetto completo ed estremamente valido sul piano didattico e della crescita. E’ fin troppo evidente che una attività di questo genere, peraltro condotta da un professionista del teatro, favorisce un approccio affettivo ed emozionale, non solo scolastico, con il libro, i bambini conquistano anche le competenze necessarie per utilizzare la comunicazione verbale e non verbale per estrinsecare, riconoscere e gestire la propria emotività, ma anche sviluppare capacità di comprensione empatica, amore e gusto per la lettura del libro e un atteggiamento positivo nei confronti della lettura”.

Educare all’ascolto, alla concentrazione, alla riflessione e alla comunicazione con gli altri; favorire l’accettazione ed il rispetto delle culture “altre”, considerate fonte di arricchimento e gli scambi di idee fra lettori di età e di culture diverse diventano così un modo “naturale” di accostarsi alla lettura guardandola da un altro punto di vista, con il vantaggio di raggiungere facilmente obiettivi propri della Scuola primaria quali il rafforzamento nei bambini della capacità di riconoscere e nominare le principali emozioni; l’espansione del vocabolario emotivo e terminologico; lo sviluppo delle abilità per saper interpretare e comprendere lo stato emotivo dell’altro e soprattutto vivere il libro come prezioso strumento di gioco, di ricerca, di divertimento, di approfondimento e di conoscenza, oltre ai canonici obiettivi della comprensione del testo, dell’arricchimento del lessico e del rispetto della successione logico-temporale. In tal modo vengono potenziate le abilità della lettura espressiva e della creatività interpretativa.

Come è fatto un libro? Da quante e quali parti è composto? Cosa sono la quarta di copertina, il piatto posteriore, la costa o il dorso, il capitello, la cuffia e la sovraccoperta? E Ancora, cosa significano casa editrice, la collana; chi è l’autore? quando e perché scrive? E l’ispirazione? L’importanza del titolo, il genere, il rapporto testo – immagine? Come si illustra un libro? La fondamentale importanza della punteggiatura. Le risposte a queste domande vengono offerte con garbo e giocosamente da Eugenio Patanè, che prende per mano gli alunni e le alunne e li conduce nel mondo incantato del libro prescelto, insegnando loro anche come fare a trasformarne il contenuto. Il libro, “Lo straordinario viaggio di Edward Tulane” della scrittrice americana Kate DiCamillo (Ediz. Giunti; pagine: 128; Illustratore: BaramIbaotoulline) si presta benissimo a tutto questo, perché Edward Tulane, un bel coniglietto fatto di porcellana, colpisce l’immaginario dei discenti..

Spiega la referente del progetto, Antonella Finocchiaro: “Il racconto conduce il lettore, giovane o più maturo, verso una dolce consapevolezza del valore degli affetti ricambiati. La delicatezza e la sensibilità con cui sono stati disegnati il coniglio di porcellana e tutti i personaggi che incontra aiutano a immedesimarsi ancora di più nel racconto. Kate Dicamillo è una delle migliori autrici per l’infanzia esistenti. Ha firmato un gran numero di libri illustrati e racconti per ragazzi, vincendo vari premi letterari , il più noto dei quali è il National Ambassador for Young People’sLiterature. Famosa in tutto il mondo, è conosciuta in Italia specialmente per il libro Le avventure del topino Despereaux da cui nel 2008 è stato tratto un film d’animazione. I suoi romanzi sono speciali e dovrebbero trovare posto negli scaffali delle librerie di ogni bambino”.

L’autrice ci insegna che bisogna amare tutto ciò che abbiamo intorno, specialmente la nostra famiglia, infatti come cita nel libro “Se vuoi essere amato, devi imparare ad amare”. Ci insegna altresì ad amare e a non deludere l’amore altrui; e se alle volte amare può far male, senza amore non avrebbe senso il viaggio della vita.

Mario Pafumi

Nelle foto: Eugenio Patanè tra gli Alunni e le Alunne partecipanti al progetto.

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