Riposto, presentata la Stagione 2022/2023 della Compagnia Teatrale Jonica

Riposto, presentata la Stagione 2022/2023 della Compagnia Teatrale Jonica

RIPOSTO – La stagione teatrale 2022 della Compagnia Teatrale Jonica è stata presentata oggi alla stampa dal presidente Giambattista Galeano, alla presenza del sindaco Enzo Caragliano e dall’assessore alla cultura Paola Emanuele. Realizzato dalla Compagnia Teatrale Jonica, con il patrocinio del Comune di Riposto che, come ha detto il sindaco e confermato dall’assessore in apertura “è da sempre impegnato a supportare le attività culturali del territorio”, il cartellone ospita fra febbraio e maggio, quattro titoli in abbonamento in doppia replica nel cine-teatro Musmeci di Riposto.

Il presidente Galeano, aprendo la conferenza stampa, ha voluto ricordare la figura del giornalista Salvo Sessa, scomparso nei giorni scorsi, socio fondatore della Compagnia e ha sottolineato, tra l’altro, che “La ionica torna finalmente a casa a Riposto, grazie al gestore del Cine Teatro “Musmeci” Domenico Barbera. Siamo orgogliosi del lavoro svolto durante l’estate nonostante i tantissimi sacrifici legati alla pandemia, che ci hanno permesso di conquistare un eccezionale terzo posto al Festival regionale per il Teatro amatoriale siciliano di Castelbuono. Abbiamo voluto dare alla nuova stagione come sfondo la leggerezza. Il cartellone, infatti, presenterà quest’anno commedie all’insegna dell’allegria per regalare sorrisi al pubblico in tempo di pandemia e speranza per un futuro migliore. Come tradizione debutteranno nuovi attori grandi e piccoli”. La parola è poi passata ai registi che hanno presentato brevemente i loro lavori.

Apertura sabato 26 e domenica 27 febbraio 2022 con, la scoppiettante prima della stagione “Un parente di troppo”, liberamente tratta da “Ammazzate la zitella” di Gian Carlo Pardini, per la regia di Giovanna Criscuolo, un’attrice che calca il palcoscenico da oltre 25 anni. Si tratta di un noir comico.

“E’ un genere non molto battuto in Italia e ancor meno in Sicilia – spiega la Criscuolo – I tempi comici non sono quelli della nostra tradizione, ma in questo spettacolo i personaggi alternano l’aplomb un po’ enghish a reazioni e commenti che sono tipici di noi siciliani. Il vero protagonista è il testamento di una vecchia zia che si prende gioco delle eredi che pensano di arricchirsi grazie al lascito della loro parente, ma il primo dei tanti colpi di scena avviene proprio alla lettura del suddetto testamento”.

Lo spettacolo gira attorno a situazioni, gag e battute divertenti ed evidenzia l’avidità dell’essere umano disposto a tutto pur di far crescere il proprio conto in banca, anche a fare “comunella” per uccidere una parente di troppo. Ogni volta, però, che i “parenti serpenti” escogitano un piano per l’omicidio, accade qualcosa che li costringe a passare a un piano “B” e un piano “C”. Riusciranno ad uccidere la parente di troppo o tutto si ritorcerà contro di loro? Solo una cosa è certa, questa volta l’assassino non è il maggiordomo.

Sabato 26 e domenica 27 marzo, per la regia di Orazio Messina, sarà messa in scena la commedia “Occhio non vede” di Aldo Lo Castro. Una commedia tragicomica, davvero divertente, ma che offre spunti di riflessione sullo spinoso e scottante tema della “malasanità” e ispirata alla cronaca. La tragicommedia, si fa forte della capacità dei meridionali di ridere delle disgrazie proprie ed altrui. C’è il malvagio deus ex machina dei mille tranelli e delle mille insidie che attendono un gruppo di malati nella clinica oculistica in cui sono ricoverati. Medici e infermieri, pazienti e familiari insieme in un tourbillon di gags che raccontano – alla maniera del teatro, che tutto disvela e tutto fa conoscere – tristi vicende quotidiane di malasanità. La commedia brillante diventa così una denuncia, allarmata, allarmante ma, allo stesso tempo, esilarante. Esorcizzando ogni paura, ma con la chiara consapevolezza che la pazienza dei pazienti si è esaurita.

Sabato 23 e domenica 24 aprile Eugenio Patanè, firmerà la regia di “Delitto al Castello”, commedia comico-grottesca in due atti di Aldo Cirri. Ambientato in Scozia nei primi anni del secolo scorso, Delitto al Castello è una commedia che parte come si converrebbe ad un giallo di Agatha Christie: temporale con forti tuoni, lampi che illuminano in modo sinistro la porta-finestra, lasciando intravedere solo le sagome di chi si trova nel giardino, padrone di casa che si muove con fare misterioso, cercando un nascondiglio per un prezioso cofanetto… Manca la luce e… Sir Arthur Mc. Kinley viene ritrovato morto con un coltello nella schiena. Sono tanti i misteri che circondano il castello di Landings: perché Sir Arthur fu ucciso? Cosa conteneva il misterioso cofanetto? Il coltello che lo uccise era da filetto o da bistecche? Da qui parte il mistero che lo strampalato commissario Von Ubermehier cerca di risolvere con l’aiuto del timido Wilbur.

A chiudere la stagione in abbonamento sabato 21 e domenica 22 maggio, sarà “Giorno di festa” di Pippo Spampinato, per la regia di Pietro Redi. Il tema di questa commedia è l’Amore. La vicenda è stata speziata dall’autore con aromi siciliani per avere un ritmo di scorrimento sciolto, accattivante e, in più di un momento, spassoso e denso di effetti esilaranti. L’azione di questo Giorno di festa si svolge ai primi anni del ‘900, fra Caltagirone e Taormina, passando per Catania, e ruota intorno ad una loquace signora procacciatrice di matrimoni che, con raffinato uso delle risorse femminili, non dimentica, quando il partito le aggrada, di farsi cliente di se stessa.

Inizio spettacoli ore 17.30 il sabato, ore 18 la domenica. Informazioni dettagliate riguardo ad abbonamenti e disponibilità di biglietti sulle pagine Facebok e Instagram della Compagnia teatrale Jonica o su WhatsApp 3479285203.

Mario Pafumi

Send a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *