Katya Maugeri
PALERMO – Il Centro studio Paolo Borsellino cambia denominazione in memoria di Rita Borsellino, la sorella del giudice, scomparsa lo scorso 15 agosto. A deciderlo, il consiglio direttivo deliberandolo all’unanimità, da oggi infatti si chiama “Centro studi ricerche e documentazione Sicilia/Europa “Paolo e Rita Borsellino”.
“Il 6 ottobre 2011 – spiega il consiglio direttivo – con Rita Borsellino abbiamo fondato il Centro studi intitolato alla memoria del fratello Paolo per recuperare e valorizzare quanto sviluppato dopo le stragi del ‘92 nel campo dell’antimafia sociale, della crescita di cittadinanza attiva, dei processi di partecipazione e potenziamento della coscienza civica. Il fine è anche quello di custodire e rendere fruibile l’importante patrimonio documentale raccolto da Rita negli anni del suo impegno per la collettività e già facente parte per sua volontà dell’archivio del Centro studi, ricerche e documentazione Sicilia/Europa “Paolo Borsellino”. La recente mostra storica allestita in occasione dello scorso 19 luglio inerente l’Albero della Pace di via D’Amelio ha attinto proprio da tale archivio, che sarà adesso custodito in uno specifico fondo a lei intitolato”.
Un patrimonio documentale che attesta l’instancabile impegno di Rita Borsellino in questi intensi ventisei anni per la promozione della pace, della legalità democratica e la costruzione di una società di giustizia. “Negli anni – conclude il consiglio direttivo del Centro – il suo impegno si è espresso in diverse forme – dalla Carovana antimafie con Arci Sicilia, al suo impegno con Libera, all’attività politica prima presso l’Assemblea regionale siciliana, con il movimento Un’altra Storia e in Parlamento europeo e quella per Palermo, infine la costituzione del Centro studi Paolo Borsellino – hanno sempre avuto un orizzonte comune che è stato culturale, sociale e, quindi, sempre politico: agire in vista della costruzione di una società responsabile, capace di determinare il proprio futuro con libertà ed autodeterminazione all’interno di ogni, realmente partecipata, democrazia. Ci manca e ci mancherà tanto la sua bellezza. Grazie Rita”.