CATANIA – Trecentocinquanta pazienti assistiti nell’ospedale di Caltagirone, 100 nella struttura sanitaria di Acireale. Per i malati di epatite C due sono i presidi autorizzati alla prescrizione e distribuzione dei farmaci che hanno rivoluzionato la gestione della patologia rendendola curabile in quasi il 100% dei casi, senza effetti collaterali e anche in fase avanzata. Le Unità Operative di Gastroenterologia di Acireale (diretta da Giovanni Magrì) e di Malattie Infettive di Caltagirone (diretta da Salvatore Bonfante), sono state individuate con decreto dell’Assessorato regionale alla Salute quali centri hub della rete regionale per la gestione dell’epatite C. A questi si aggiunge l’UOC di Medicina di Acireale (diretta da Giovanni Rapisarda), indicata come centro spoke della stessa rete. Un riconoscimento per il lavoro svolto in questi anni dagli operatori delle due Unità Operative e soprattutto un nuovo e significativo servizio attivato per i pazienti della provincia.
“Con questo nuovo servizio – spiega il dottor Bonfante – saremo in grado di gestire integralmente il processo assistenziale per i pazienti affetti da questa grave patologia. È un risultato che colma un grave gap assistenziale nel Calatino”. Analoga soddisfazione espressa anche dal dottor Magrì. “La terapia eradicante per l’epatite C rappresenta uno dei maggiori traguardi della ricerca degli ultimi anni – dichiara il dottor Federico Salomone che coordina l’ambulatorio di epatologia – ed è importante che vi sia la consapevolezza di tale conquista ai vari livelli. Per questa ragione stiamo organizzando degli incontri con i medici di famiglia e con i medici ospedalieri di tutte le specialità affinché sia noto a tutti la possibilità della guarigione dall’HCV”.
D.L.P.
Dal Giornale di Sicilia