Amministrative, Generazione A-drano 2.0 buona politica e buonsenso


 
 
 
 
 

ADRANO – Dopo la candidata sindaca “grillina”, abbiamo intervistato Salvatore Monciino, “coordinatore di generazione  A-drano 2.0, in vista delle prossime elezioni.

Qual è al momento il panorama politico di Adrano in vista delle prossime amministrative?

“Insomma è ancora abbastanza confuso. Purtroppo le contraddizioni della nostra città vengono tutte fuori in queste ore. La confusione che si percepisce in città è la stessa che attanaglia chi cerca di occuparsi di politica ad Adrano, i cosiddetti “addetti ai lavori”. Purtroppo paghiamo un modo di interpretare la politica sempre più personalistico, è evidente che gli ultimi 25 anni abbiano insegnato davvero poco, questo a discapito delle sorti della città, una città che soffre e che non riesce a venir fuori dal pantano nella quale è stata cacciata. C’è bisogno di politica e di buonsenso, c’è bisogno di mettere al centro del tavolo le esigenze della popolazione piuttosto che le ambizioni dei singoli. Purtroppo c’è troppa immaturità nella classe politica adranita, che non riesce ad essere classe dirigente”.

Si riferisce a qualcuno in particolare?

“Ma guardi io posso dirle a cosa ambisce Generazione A-drano 2.0 e la difficoltà che si ha nel trovare, nella maggior parte dei casi, riscontri positivi nel confronto con le altre forze politiche o pseudo tali. Noi vogliamo costruire una coalizione che abbia alla base i valori fondanti della nostra proposta per la città: creare una squadra di governo (non solo di giunta) che si occupi in tempi certi di affrontare le varie problematiche della città, discontinuità con le amministrazioni degli ultimi 25 anni, creare un progetto politico per la città che guardi ai prossimi 15/20 anni. Tutto questo ad Adrano si scontra con la realtà, una realtà che conduce tutti coloro che vogliono occuparsi di politica a parlare solo di una cosa: chi deve occupare la poltrona del sindaco! Noi troviamo tutto ciò deprimente e per nulla in linea con le reali esigenze della città. Adrano ha bisogno di molto di più che del “One Man Show”. Bisogna che si diventi tutti responsabili e che si capisca che non si può più sbagliare. Noi lo diciamo da mesi”.

Ciò significa che Generazione A-drano 2.0 non ha ancora trovato alleati?

“No. Gli alleati ci sono e i confronti sono ancora aperti con tutti coloro i quali dimostrano voglia di voler costruire per la città. Ma noi vorremmo ci fosse ampio buonsenso da parte di tutti coloro i quali predicano il bene della città, salvo poi cadere nella banalità delle prese di posizione personalistiche”.

Chi è il nemico del bene di Adrano?

“Ne individuo due. La rassegnazione, il sentimento prevalente per il quale questa città è destinata al degrado, allo stallo. Essa porta alla convinzione che qui, nulla cambi. Quasi che il destino prescinda dalla volontà di ognuno di noi. L’altro è la politica di piazza, un modo di fare gossip, di delegittimare chi si individua come avversario attraverso voci, malelingue, attacchi personali che nulla hanno a che vedere con la politica, con la visione del futuro e con la programmazione. Un qualcosa avvilente alla quale noi abbiamo deciso di non prestarci fin dalla prima ora. Denuncio però, con molto rammarico, ad Adrano qualcuno non rinuncia ad usare questi mezzi che fanno scivolare l’interesse comune in secondo piano. Noi vogliamo parlare di altro, noi vogliamo occuparci di Adrano”.

A proposito di altro, quali sono i programmi per la città?

“Tanti! Adrano soffre, è una città che ha seri problemi di viabilità, economici e sociali. Noi crediamo che il tutto sia connesso, ecco perché lavoriamo ad un programma che sinergicamente si occupi di tutte le problematiche senza favorirne una sull’altra. Però le posso sin da subito dire che una delle prime azioni in agenda che faremo una volta chiamati ad amministrare sarà mettere in moto una politica sociale mai vista in questa città, è ora che le parrocchie, le associazioni sportive e le associazioni culturali tornino ad essere motore ed ammortizzatore socio-culturale di una città che rischia di perdere la sua identità. I nostri giovani sono il nostro futuro, ed è compito di chi si occupa di far politica pensare ad una città in funzione alle loro esigenze”.

Quindi anche Generazione A-drano 2.0 presenterà il proprio candidato così come ha di recente fatto il M5S?

“Come le ho già detto noi non ragioniamo così. Noi non abbiamo intenzione di parlare di candidati ma di metodo, di idee e di visione per il futuro. Chi sarà chiamato a rappresentare la coalizione come candidato sindaco non sarà uomo solo al comando ma leader di una squadra sintesi degli uomini e delle idee che compongono la coalizione. Per noi fare politica è andare incontro alle donne e agli uomini della nostra città e provare tutti insieme a cambiare le cose”.

Come?

“La politica deve raggiungere risultati che rimangono nel tempo! Il nostro obiettivo non è battere gli avversari, ma è molto più ambizioso: incarnare la passione civile per la politica, riformare la città attraverso uno sforzo concorde e unitario, ricomporre le fratture generazionali, sociali e territoriali della stessa città, ridefinire la nostra identità adranita che è parte imprescindibile di un processo di crescita nello scacchiere provinciale e siciliano. Quello che ci proponiamo di fare non è solo un’azione di governo, ma un’azione culturale e metapolitica capace di individuare ed affermare un nucleo di valori condivisi da tutti i cittadini e quindi capaci di imporsi come fondamento di una nuova Adrano, una Adrano civile, rispettosa e laboriosa, una Adrano orgogliosa, capace di rialzarsi dal pantano nel quale è stata costretta negli ultimi 20 anni”.

Dunque a breve la vostra proposta per la Città?
“La nostra proposta, la proposta di tutti!”.
 
Maria Francesca Greco

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