ADRANO – Dopo le adesioni dell’onorevole Luca Sammartino e la senatrice Valeria Sudano ad Italia Viva, anche ad Adrano la nuova casa dei moderati e liberali inizia a prendere forma. Di ieri l’ufficialità dell’adesione del coordinatore Salvatore Monciino di Adrano 2.0, gruppo politico molto attivo sul territorio, riferimento del deputato regionale che, alle scorse amministrative, ha presentato una delle liste più votate facendo il proprio mantra politico l’idea della necessità di una nuova classe dirigente competente e preparata che cambi le sorti di questa terra. A tu per tu con il coordinatore di Adrano 2.0 Salvatore Monciino.
Perché Italia Viva?
“Per coerenza, coerenza con quello che abbiamo fatto fin adesso, per coerenza ad un gruppo, ad una comunità che da tempo sente l’esigenza di ritrovarsi in un contenitore liberale riformista, che superi i dogmi dei partiti novecenteschi, che sia in grado di interpretare le istanze del territorio e della società civile e che consequenzialmente sappia produrre risposte concrete, soluzioni ai problemi che vive il cittadino medio. Insomma, abbiamo l’ambizione di voler tradurre i bisogni sia del vicino di casa che dell’imprenditore, individuando uno spazio politico che a nostro modo di vedere si apre tra gli estremismi e che da anni ormai non ha veri interpreti nell’arco costituzionale. Un gruppo che in questi anni si è identificato nelle scelte lungimiranti di Luca Sammartino e Valeria Sudano e nell’unica leadership nazionale realmente innovativa, quella di Matteo Renzi”.
Perché non era possibile portare avanti questa visione in un partito già esistente?
“Conveniva forse per qualcuno di noi che magari occupava già posizioni di partito, perché è sempre più facile restare piuttosto che ripartire. Ma, era arrivato il momento di prendere posizione, di venire fuori e fare scelte coraggiose, analisi questa fatta con tutti gli amici e le amiche che in Sicilia ambiscono ad un futuro veramente riformista. Insieme si è deciso di mettersi in cammino, anzi come diciamo spesso “in mare aperto a vele spiegate”. Italia Viva è una start up che costruiremo insieme a tutti coloro i quali desiderano lanciare idee, progetti e sogni per occupare quello spazio politico che nessuno oggi riesce ad individuare: il futuro. Mi lasci dire che oggi più che mai c’è bisogno di innovazione, termine troppo spesso abusato, così come riformismo. La verità è però sotto gli occhi di tutti: c’è una fortissima resistenza al cambiamento nella nostra società, paura di scegliere, di schierarsi e anche di contaminarsi. Troppo spesso anche la cosiddetta classe dirigente non esprime chiaramente idee e posizioni, per timore. Lo dico senza polemica verso i singoli, guardiamo i consigli comunali di oggi e vediamo soggetti autoreferenziali che difficilmente si rivedono in questo o quel contesto politico. Il problema è di tutti, il problema è culturale. Noi scegliamo di declinare le nostre posizioni, decidiamo di cercare di comprendere in che direzione va la società perché riteniamo sia un nostro dovere cercare di interpretare e governare le innovazioni che la società continuamente produce. La politica non può continuare ad essere anacronistica”.
Quali saranno le tematiche di Italia Viva ad Adrano?
“Italia Viva ad Adrano, come nel resto d’Italia sarà una casa aperta, femminista, liberale, inclusiva, nella quale si parlerà di idee e programmi prima di tutto, di cosa fare piuttosto di chi deve fare cosa. Non sta a me dirlo visto che, ripeto, siamo in una fase di start up, ma mi auguro che sin da subito dialoghi con le imprese del territorio, che ascolti le esigenze di chi in questa terra continua ad investire con coraggio e che allo stesso tempo riesca a evidenziare il vero dramma epocale del nostro comprensorio, l’emigrazione, che sta spopolando la nostra città. Adrano ha bisogno di tornare al centro dell’agenda politica regionale e sono certo che in questo Italia Viva sarà in prima linea”.
Dopo la sua auspica altre adesioni?
“In queste ore tante amiche e tanti amici stanno aderendo a Italia Viva, sono certo che è solo l’inizio. Auspico che tanti giovani e tante donne aderiscano. Mi piacerebbe che, anche ad Adrano, si abbandonasse l’idea delle donne in politica come specchietto per le allodole e si ascoltasse di più il gentil sesso. Sono convinto che le donne oggi possano davvero dare alla politica ciò che serve: competenza e concretezza. Il ministro Bellanova ne è l’esempio lampante”.
Si è molto parlato a livello nazionale delle aperture di Italia Viva alle forze liberali come Forza Italia. Accadrà qualcosa di simile anche ad Adrano?
“Non ci importa creare relazioni di ceto politico. Ci rivolgeremo alla gente, alla società civile, al ceto produttivo, imprenditori e professionisti. Vogliamo davvero lottare per la nostra terra e vogliamo farlo a fianco dei nostri concittadini. C’è tanto da fare e, chiunque si rivede in questo, politico o meno, è di certo nostro interlocutore. Ma niente vuote sommatorie”.
Ci sarà un battesimo ad Adrano?
“Ci sarà una costituente in Sicilia e in provincia di Catania, Adrano di certo non sarà da meno. Nell’attesa continuiamo a parlare con la gente, ma sopratutto ad ascoltarla. Sarà un lungo viaggio, e siamo solo all’inizio”.