L'imperatore Salvo Cocina e le decisioni difficili


 
Daniele Lo Porto

CATANIA – Si è insediato questa mattina al Centro direzionale Nuovaluce il nuovo commissario straordinario, il dirigente della Regione Siciliana, Salvo Cocina. A lui il governatore Rosario Crocetta ha riservato un ampio mandato, oltre che la gestione della delicata fase che dovrà portare l’Ente alle elezioni, nel prossimo anno, dell’elezione diretta del sindaco metropolitano e del Consiglio, nel rispetto della nuova legge approvata dall’Ars, che ripropone, di fatto, con qualche aggiustamento, il vecchio modello delle Province regionali.  Il decreto presidenziale a Cocina affida i poteri di sindaco, Conferenza e Consiglio, viene quindi dichiarato decaduto oltre Enzo Bianco, anche il commissario Costanza Lentini che fino ad ora aveva esercitato i poteri del Consiglio. Insomma, un “imperatore” a pieno titolo che dovrà affrontare subito alcune questioni importanti: dalle difficoltà economiche dell’Ente (causate dal taglio dei trasferimenti Regionali e dalla gestione meramente burocratica di alcuni commissari, e forse anche dell’ultima gestione per così dire “politica”), alla necessità di ridare efficienza e motivazioni alla macchina amministrativa, formata da pochi dirigenti e da un personale sempre più demotivato per la mancanza di carichi di lavoro e di funzioni causata dalla fasulla rivoluzione di Rosario Crocetta. E poi il grosso problema della Pubbliservizi, in respirazione assistita ormai da tempo e, dicono alcuni, almeno fino al 6 novembre. Poi, si potrebbe decidere di staccare la spina  per evitare l’accanimento terapeutico o continuare a e tenere accese le macchina fino a dicembre. L’atteggiamento attendistico di Enzo Bianco, le promesse effimere di Crocetta hanno vanificato la buona volontà dell’amministratore unico Silvio Ontario. Ma il problema del “buco” da dieci milioni di euro e il futuro di 380 dipendenti 8alcuni iper privilegiati con stipendi da 10.000 euro al mese e superminimi da dirigenti ministeriali) deve essere deciso definitivamente e al più presto, non assecondandolo alle scadenze elettorali.

Il supercommissario Salvo Cocina dovrà fare chiarezza anche sul ruolo dell’ex Provincia regionale di Catania nella vicenda del Cara di Mineo, il cui processo è stato rinviato al prossimo gennaio per un difetto di notifica, che vedrà sul banco degli imputati il suo ultimo presidente Giuseppe Castiglione, che – come riportato in altro articolo – ha anche un “debito” sentenziato dalla Corte dei Conti di appena 50.000 euro con la Provincia regionale di Catania, adesso Città metropolitana. Ecco, riportare un po’ di ordine e legalità, caro commissario, dovrebbe essere il primo impegno.

«Metterò a servizio della Città metropolitana la mia esperienza dirigenziale e manageriale maturata in quasi trent’anni a capo di Enti pubblici – ha dichiarato il neo commissario Cocina -. Sono consapevole della difficile situazione finanziaria in cui versano tutti gli Enti locali dell’Isola ma confido nella collaborazione dei dirigenti e del personale tutto per avviare la riorganizzazione della macchina amministrativa, in un’ottica di fattiva sinergia con i Comuni e la Regione. In particolare mi occuperò delle situazioni più urgenti, tra le quali i problemi delle scuole superiori, la viabilità, l’ambiente e la Pubbliservizi».
L’insediamento è avvenuto alla presenza del segretario generale della Città metropolitana di Catania, Ignazio Baglieri.
Nativo di Catenanuova (En), Cocina è coniugato e padre di tre figli maschi. In atto è Dirigente responsabile dell’Ufficio speciale della Regione Siciliana per la raccolta differenziata nei Comuni della Sicilia.
Tra i vari prestigiosi incarichi è stato a capo della Protezione civile regionale dal 2005 al 2009, commissario di Arpa Sicilia nel 2012 e docente in alcuni corsi universitari.

«Auguriamo buon lavoro all’ingegnere Salvatore Cocina, neo commissario straordinario della Città metropolitana di Catania e siamo subito disponibili al confronto sulle questioni più urgenti dell’ente». Lo dicono il segretario generale della Cisl di Catania Maurizio Attanasio, con i segretari generali provinciali Armando Coco (Cisl Funzione pubblica) e Rita Ponzo (Fisascat Cisl), dopo la nomina del dirigente da parte del Presidente della Regione.  «Concordiamo con Cocina – aggiungono – che tra le situazioni più urgenti da affrontare ci siano i problemi del personale, delle scuole superiori, della viabilità, dell’ambiente e della Pubbliservizi». «Confidiamo nella sua vasta esperienza di dirigente e manager negli enti pubblici – concludono Attanasio, Coco e Ponzo – e gli dichiariamo fin d’ora la nostra disponibilità al confronto e alla collaborazione per riorganizzare la macchina amministrativa della ex Provincia regionale di Catania».

 
 
 
 

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