San Pietro Clarenza, la Polizia penitenziaria rischia di restare a secco

San Pietro Clarenza, la Polizia penitenziaria rischia di restare a secco

SAN PIETRO CLARENZA – “La scuola di formazione e aggiornamento del corpo di Polizia e del personale dell’amministrazione penitenziaria di San Pietro Clarenza, in provincia di Catania, rischia di rimanere a corto di acqua a causa del mancato funzionamento dell’autoclave”: è l’allarme lanciato da Armando Algozzino, S. Commissario nazionale della Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria in merito alle attuali condizioni della struttura, situata in via dei Papaveri 13. Tecnicamente, le pompe dell’autoclave – quattro in tutto – si sono progressivamente rotte: nel tempo, è stata chiesta la loro sostituzione ma l’Amministrazione, secondo il sindacato,  non ha provveduto a finanziare gli interventi all’impianto nei tempi adeguati per garantire igiene e salubrità agli ambienti.
“L’acqua non arriva più al block house, né tantomeno al bar, alla mensa e alla stessa Direzione – denuncia l’esponente sindacale – per non parlare degli alloggi residenziali che ospitano le famiglie e della Didattica”. “Le pulizie –  precisa – vengono effettuate con le riserve idriche destinate allo spegnimento degli incendi: una situazione indecorosa che racconta alla perfezione lo stato di abbandono di questa realtà così importante nello scenario della pubblica amministrazione, dove attualmente si svolgono il 176° e 177° Corso che interessano complessivamente circa 200 allievi, ai quali ovviamente si aggiungono agenti e personale amministrativo lì in servizio, ma anche tutor e docenti impegnati nella formazione”.
“Un presidio di legalità che dovrebbe rappresentare una punta di diamante per il territorio catanese e per tutto il Mezzogiorno – afferma Algozzino – diventa invece l’emblema di una pubblica amministrazione allo sfascio, malgrado le ripetute richieste inoltrate al Provveditorato nell’ultimo quinquennio”.
 “Uno stato di abbandono – osserva – che non può lasciarci indifferenti: le segreterie provinciali e regionali della UILPA Polizia Penitenziaria hanno raccolto infinite lamentele da parte del personale che ha denunciato l’assenza di pulizia e delle condizioni adeguate per lavorare”. “Chiediamo all’amministrazione – conclude il S.Commissario nazionale della UILPA Polizia Penitenziaria – di intervenire immediatamente e ripristinare le condizioni di vivibilità originarie della struttura”.

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