Morbillo, dopo i decessi a Catania tavolo operativo convocato dal sindaco


 
 
 
 

CATANIA – E’ stata fissata per venerdì prossimo, 13 aprile, alle 16,30 nella Sala Giunta di Palazzo degli elefanti la Conferenza dei Direttori generali delle aziende sanitarie cittadine per discutere delle morti per morbillo a Catania.
La riunione era stata annunciata ieri dal sindaco di Catania Enzo Bianco dopo aver sentito la ministro della Salute Beatrice Lorenzin e l’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza.
All’incontro prenderanno parte, oltre al sindaco e all’assessore Razza, il rettore dell’Università etnea Francesco Basile, il presidente dell’Ordine dei Medici Massimo Buscema, il prof. Enzo Denaro, presidente della Commissione Sanità del Comune, i direttori generali dell’Asp Giuseppe Giammanco, del Policlinico-Vittorio Emanuele Paolo Cantaro, dell’Arnas Garibaldi Giorgio Santonocito e del Cannizzaro Angelo Pellicanò, il prof. Bruno Cacopardo infettivologo ordinario dell’Universitá di Catania, il consulente del sindaco per le politiche sanitarie Francesco Santocono.
Nel corso della riunione sarà analizzata la situazione. Ieri il Sindaco aveva preso atto che la percentuale delle vaccinazioni nella nostra città, secondo quanto comunicato dall’Asp, è superiore alla media nazionale.
In ogni caso, nella sua qualità di massima autorità cittadina per la Sanità, ha deciso di promuovere l’incontro in cui di discuterà anche dell’;apertura ormai vicina dell’ospedale San Marco a Librino

Un calvario di pochi giorni quello del bambino di dieci mesi deceduto per polmonite post morbillo nell’Ospedale Garibaldi di Catania. Affetto da una cardiopatia di modesta entità, il piccolo era stato ricoverato per una bronchiolite nell’Ospedale Garibaldi Nesima dal 3 al 16 marzo scorso. Dimesso guarito era stata consigliata una visita di controllo dopo dieci giorni. Il 27 marzo il bambino era stato ricoverato nel reparto di Pediatria di Acireale per altri problemi respiratori e gli veniva diagnosticato il morbillo. Durante la degenza le condizioni del piccolo paziente si sono aggravate e il 4 aprile scorso è stato ricoverato nella Rianimazione dell’ Arnas “Garibaldi” di Catania dove è stato sottoposto a terapie ventilatorie per favorirne la respirazione, ma non c’è stato nulla da fare e nella mattinata di ieri il bambino è morto per polmonite post morbillo.

E’ il secondo caso di morbillo mortale registrato in appena due settimane nella struttura sanitaria catanese, dopo quello di una giovane madre, non vaccinata, anche lei con fattori di rischio e altre patologie. Il 26 marzo, perse la vita la 25enne Maria Concetta Messina dopo tre giorni di ricovero per complicanze respiratorie. I familiari della donna hanno presentato una denuncia ai Carabinieri per verificare se ci sia stata negligenza nelle cure.

Il bambino, invece, non era in età tale da poter essere sottoposto a vaccinazione e gli è stato fatale venire a contatto con una persona non vaccinata che gli ha trasmesso il virus. ”Assistiamo sconfortati all’ennesima tragedia: morto a Catania, per complicanze da morbillo, un bimbo di soli 10 mesi. Spero che si riesca a comprendere l’importanza dell’immunità di gregge, unica arma contro una malattia che causa la morte”. Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in merito all’importanza della vaccinazione anti-morbillo.

“L’epidemia ha un andamento ciclico nel tempo, da noi in Sicilia, e a Catania in particolare, è arrivata con un ritardo di circa 6-8 mesi rispetto al resto d’Italia – ha affermato Giuseppe Giammanco, direttore generale dell’Asp di Catania -. Con la Legge Lorenzin c’è un’ attenta adesione da parte delle famiglie e di sicuro aumenterà con l’attenzione mediatica suscitata da questi due casi mortali recenti. Proprio domani (oggi per chi legge) avremo un’altra riunione con il direttore sanitario Francesco luca, il responsabile del Dipartimento di prevenzione, Antonio Leonardi, e con Mario Cuccia, responsabile dell’Area vaccini, per organizzare al meglio il servizio potenziando gli uffici con il personale a disposizione”.

Ma cos’è il morbillo? l morbillo è un’infezione altamente contagiosa causata da un virus del genere morbillivirus (appartenente alla famiglia Paramixovidae), facilmente trasmesso per via aerea. L’agente patogeno è trasmesso dal malato all’individuo sano attraverso le goccioline infette diffuse nell’ambiente dai colpi di tosse e starnuti. La contagiosità inizia 2-3 giorni prima dell’eruzione cutanea e si protrae per circa cinque giorni dal suo inizio. Si tratta di una malattia dell’età infantile che, in assenza di interventi preventivi quali la vaccinazione, colpisce comunemente i bambini tra uno e tre anni al pari di varicella, rosolia, pertosse e parotite. Una volta contratto, il virus conferisce un’immunizzazione definitiva grazie a cui viene scongiurato il rischio di future manifestazioni. La pratica vaccinale, introdotta in Italia nella seconda metà degli anni 80, ha permesso di ridurre i ciclici picchi epidemici a partire dagli anni ’90, tuttavia il mancato raggiungimento di elevate coperture vaccinali (superiori al 95 per cento) fa sì che la malattia continui ad essere presente nel nostro Paese con il manifestarsi di periodiche epidemie. Le rare ma gravi complicanze del morbillo lo rendono la più temuta tra le comuni malattie infettive dell’infanzia: globalmente si contano tra le 30 e le 100 morti ogni centomila persone colpite. Si riscontrano con maggiore frequenza nei neonati e nelle persone che presentano una condizione di compromissione del sistema immunitario. I principali fattori di rischio comprendono: malnutrizione, immunodeficienza (deficit dei meccanismi immunitari che si verifica ad esempio in caso di Aids), immunosoppressione determinata da farmaci antirigetto dopo trapianto d’organo, carenza di vitamina A, viaggi in zone dove la malattia è endemica. La mancata vaccinazione è elencabile a pieno titolo tra i più comuni elementi di rischio.

Daniele Lo Porto

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