Sant'Agata, la politica e i costruttori del futuro di Catania

Sant'Agata, la politica e i costruttori del futuro di Catania

 

CATANIA  – «Echeggiano ancora le forti parole con cui monsignor Luigi Renna ha spronato i catanesi a “non avere paura” del “futuro che impoverisce la città” e che hanno contrassegnato la “sacralità civile” della festa di Sant’Agata. Parole in cui ci riconosciamo pienamente perché convinti che le forze sociali, laiche e i corpi intermedi della società debbano trovare la ragione per impegnarsi per il bene comune della città, per un “Progetto Catania” di ricostruzione e di rinascita». Così interviene Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, per commentare le omelie dell’arcivescovo metropolita di Catania, a pochi giorni dalla conclusione della festività della patrona di Catania.

«L’esortazione di monsignor Renna  – continua – è in coerente continuità con il documento “Non possiamo tacere” alla cui stesura la Cisl, assieme a tante donne e uomini e, cattolici e laici, ha partecipato e con cui vennero poste all’attenzione dei candidati alle regionali e alle politiche le questioni che affliggono la società regionale e catanese, una città ferita e fragile allo stesso tempo.

Secondo Attanasio «Catania va ricostruita, non c’è dubbio». «Una ricostruzione che va fatta con coraggio – spiega – senza aver paura. Lo stesso coraggio, accompagnato da responsabilità, fermezza e coerenza, che  come organizzazione sindacale rappresentante di migliaia di lavoratori, pensionati e famiglie catanesi, ci induce a offrire, senza banali ipocrisie e senza alcuna pretesa, a quanti vogliono impegnarsi, concretamente, per amministrare la città, percorsi possibili per lo sviluppo e la sostenibilità sociale, frutto di un forte rapporto con il “mondo” che rappresentiamo e la conoscenza di ciò di cui Catania ha bisogno».  «Monsignor Renna – ricorda il numero uno della Cisl etnea – ha chiesto a chi governerà “impegno, legalità e trasparenza”. E la Cisl non può che accogliere con grande favore le sue parole, nette e dirette, che rappresentano un faro autorevole e luminoso per quanti vogliono intraprendere l’attività pubblica: occorre una visione “d’insieme” della città, risorse che non siano appannaggio di pochi, infrastrutture per rivitalizzare le periferie e renderle luoghi di vita (legalità, politiche dell’abitare e sociali, e altro ancora).«In tale azione di rinascita – conclude Attanasio – noi della Cisl vogliamo proporci come “costruttori di futuro”, interlocutori credibili e affidabili per un nuovo progetto di città, di coesione sociale, di lavoro e di sviluppo inclusivo.  Ecco perché in un nostro documento, elaborato con tutte le federazioni della Cisl, proporremo a breve “un Patto di Comunità per Catania” che metta al centro i valori della Concertazione, del Dialogo Sociale e della Corresponsabilità. La prossima campagna elettorale segnerà la storia futura della città e noi siamo pronti a contribuire a scriverla a fianco di coloro che guardano al bene comune».

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