L'educazione alla sostenibilità nei programmi Unesco

 

 

SANT’ALFIO – Non si è ancora spenta l’eco della cooperazione in sinergia posta in essere a Sant’Alfio in funzione dell’organizzazione della settimana Unesco di educazione alla sostenibilità. Sono stati sei gli attori di un avvenimento articolatosi in laboratori di riciclo creativo, in un incontro formativo e in una mostra: l’Amministrazione comunale santalfiese, il Club per l’Unesco di Acireale presieduto dalla docente Nellina Ardizzone, l’Associazione Famiglie Insieme, la Soc. Coop General Montaggi, rappresentata dal suo responsabile Rino Valenti e affidataria del servizio di raccolta dei rifiuti a Sant’Alfio, gli alunni del III istituto Comprensivo (plessi scuola primaria e  secondaria di primo grado) della dirigente Rossana Maletta, e il Centro ricreativo anziani, che ha messo a disposizione i locali per la mostra incentrata sui lavori degli alunni della scuola dell’infanzia. Il primo step della settimana Unesco si è sostanziato in laboratori di riciclo creativo svoltisi presso il “Museo della Vite, del Vino e della Civiltà Contadina” situato in Piazza Duomo a Sant’Alfio. Protagonisti di questi laboratori sono stati i bambini della scuola primaria di Sant’Alfio grazie al supporto dell’associazione Famiglie insieme. Successivamente, nel Salone della scuola primaria, sia la docente Nellina Ardizzone Lutri, Presidente del Club per l’Unesco di Acirele, che Rino Valenti, responsabile della Soc. Coop General Montaggi, hanno affrontato delle dissertazioni inerenti la pericolosità della plastica e il suo corretto riciclo. La plastica è infatti uno dei principali responsabili dell’inquinamento globale. Il semplice fatto che per degradare le bottiglie di acqua occorrano mille anni, conferma la dannosità di questo materiale, responsabile di negative conseguenze per la flora e per la fauna marina. Inoltre, la combustione della plastica è responsabile della  propagazione nell’aria della diossina e di idrocarburi policiclici aromatici: ovvero sostanze altamente inquinanti. Per quanto concerne il riciclo della plastica, esso può essere meccanico utilizzando granuli della plastica ai fini della fabbricazione di nuovi oggetti. Se invece il processo di riciclo della plastica è chimico, occorre spezzare i polimeri alla base della plastica per ricavare le materie prime di partenza. Secondo studi, dal riciclo creativo della plastica, è possibile ottenere portaombrelli e portascarpe. L’ultimo step dell’evento dedicato ai risultati del riciclo della plastica,  è stato caratterizzato dalla mostra tenutasi al primo piano dei locali del “Museo della Vite, del Vino e della Civiltà Contadina” con la mostra dei manufatti realizzati nel segno della sinergia tra alunni della scuola Primaria, Associazione Famiglie Insieme e Centro ricreativo anziani.  Dedicato anche uno spazio ai lavori realizzati dai piccoli alunni della scuola dell’Infanzia di Sant’Alfio. La differenza tra i lavori eseguiti dagli alunni della scuola Primaria e quelli eseguiti dagli alunni della scuola dell’Infanzia è la seguente: gli alunni della scuola Primaria hanno eseguito dei lavori pomeridiani incardinati nei predetti laboratori di riciclo creativo e tradottisi nella produzione di addobbi natalizi con plastica, mentre invece i bambini della Scuola dell’Infanzia hanno lavorato durante il mattino a scuola con il supporto dei docenti realizzando dei semplici e piccoli oggetti in plastica. La mostra è stata anche connotata da lavori di arte pittorica come la raffigurazione, su un pannello,  del mare “riempito” con bottiglie di plastica.
Umberto Trovato

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