D.L.P.
CATANIA – Le arance vanno a ruba, letteralmente, per poi finire sulla tavola di incauti acquirenti che le comprano da venditori ambulanti improvvisati o anche tramite la distribuzione ufficiale. Sedici tonnellate di agrumi sequestrate e 28 persone denunciate per vari reati: è il risultato della prima fase di una complessa azione. Il questore di Catania, Alberto Francini, su indicazione del prefetto Claudio Sammartino, ha ,infatti, emanato un’ordinanza con la quale si impegnano tutte le forze operanti sul territorio, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia locale e provinciale, Corpo forestale e Carabinieri, ad una maggiore azione di prevenzione e contrasto. Nelle zone rurali del Calatino e del Paternese sono stati effettuati posti di blocco e di controllo per intercettare i veicoli, spesso vecchie vetture adattate a mo’ di furgoncino, utilizzati dai ladri per trafugare gli agrumi e trasportarli nei centri abitati.
Oltre ai danni per i produttori e i commercianti in regola, vi è anche un rilevante danno per l’erario. La Guardia di finanza, infatti, ha individuato 12 venditori ambulanti abusivi, senza misuratore fiscale, in pratica incassi totalmente in nero, e denunciato 4 commercianti all’ingrosso che operano all’interno del MAAS che non hanno potuto dimostrare la tracciabilità di parte della merce in magazzino.Gli agrumi sequestrati sono stati consegnati a istituti ed associazioni di beneficenza.