Sebastiano Ardita nuovo procuratore aggiunto di Catania

CATANIA – La notizia è ufficiale: Sebastiano Ardita, per anni direttore dell’Ufficio detenuti del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap), è stato nominato all’unanimità dal plenum del Csm procuratore aggiunto a Catania. Il magistrato, che attualmente ricopre lo stesso incarico a Messina, potrebbe essere tra i candidati alle elezioni di luglio dei nuovi consiglieri togati del Csm. Una città in cui il procuratore ha lavorato firmando alcune delle più importanti inchieste che hanno segnato la vita sociale e politica: basti ricordare quella sulla formazione alle regione siciliana costata la condanna ad 11 anni per l’on. Francantonio Genovese, o l’operazione Matassa sulla compravendita di voti, fino all’ operazione “Beta” che ha messo in evidenza il pericoloso intreccio tra mafia, massoneria e poteri economici all’ombra del clan Santapaola che sullo Stretto continua ad avere molti interessi. Un’inchiesta che appare ancora più importante alla luce delle ultime riflessioni sul ruolo di Nitto Santapaola, il padrino detenuto che lo stesso Ardita indica come più probabile successore a Totò Riina, morto in carcere senza mai essersi pentito. Sebastiano Ardita ritorna a Catania: realtà che conosce benissimo, ne conosce i lati oscuri e saprà certamente continuare la lotta ai Santapaola-Ercolano, che oggi più che mai, appaiono i più pericolosi attraverso le loro attività legali.

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