Siamo a cavallo!

Siamo a cavallo!

CATANIA – E’ la risposta siciliana alla storica Fieracavalli di Verona, appuntamento annuale, dal 1898, con il mondo che ruota intorno all’equitazione e al suo protagonista. La Fiera Mediterranea del Cavallo vuole diventare un riferimento per il settore nel centro-sud della Penisola e, in futuro, per le nazioni che si affacciano al Mare Nostrum. Per la prima edizione, dal 10 al 12 maggio, si comincerà con oltre trecento straordinari esemplari che saranno presenti alla manifestazione, rappresentanti delle più nobili razze di equidi, provenienti dai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Tre giorni intensi di esibizioni, sport e convegni, ippoterapia, valorizzazione di cavalli e asini di razza. Quella di Ambelia, la località, tra Militello in Val di Catania e Scordia, che ospita la stazione di riproduzione dell’istituto di incremento ippico della Regione siciliana,  non è solo una fiera, ma anche una straordinaria occasione per consentire, a migliaia di persone e di famiglie, provenienti dall’Italia e dall’estero, di esplorare, attraverso il cavallo, le nuove frontiere del turismo esperienziale. Ad arricchire la manifestazione, un fitto programma di eventi tra esibizioni sportive, degustazioni delle eccellenze enogastronomiche siciliane, e visite guidate. “Sarà un evento eccezionale e inedito realizzato grazie al lavoro di squadra tra quattro assessorati e otto dipartimenti della Regione. Saranno tre giorni nei quali gli aspetti agonistici si fonderanno con quelli ludici e di promozione del territorio. Ma non solo: siamo riusciti a recuperare un bene prezioso che da anni era stato abbandonato, la Tenuta di Ambelia, appunto», ha dichiarato il presidente Nello Musumeci, nel corso della conferenza stampa, alla quale hanno partecipato anche i sindaci di Catania, Militello e Scordia, rispettivamente Salvo Pogliese, Giovanni Burtone e Franco Barchitta, la commissaria dell’Istituto di incremento ippico,  Caterina Grimaldi di Nixima e gli assessori Edy Bandiera, Agricoltura, e Sandro Pappalardo, Turismo. I protagonisti saranno, naturalmente, le razze autoctone che in Sicilia sono essenzialmente quattro: il cavallo orientale, il cavallo sanfratellano, l’asino ragusano e l’asino di Pantelleria. Il progetto sostenuto dalla Regione  parte da un dato importante: la Sicilia è la terza regione – con il 9,5 per cento del totale nazionale – dopo Lazio e Lombardia per capi di equidi allevati.

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