di Umberto Trovato
Un nuovo fenomeno sismico registrato alle ore 14.26. La terra torna a tremare con un indice di avvertibiltà importante. Il fenomeno, localizzato 1.7 km a Nord-est di Monte Fontane, è stato di magnitudo 3.1 e di profondità pari a 6.6 km. I comuni nei quali la scossa è stata avvertita maggiormente sono quelli di Linguaglossa, Giarre, Mascali, Santa Venerina, Milo, Sant’Alfio e Zafferana Etnea. Le tre località più vicine all’epicentro sono infatti state Milo, Sant’Alfio e Zafferana Etnea. Interviene in merito il vulcanologo dell’Ingv Marco Neri “Il sisma è stato avvertito abbastanza dalla popolazione ma non ci risultano al momento danni. Per il luogo in cui è accaduto, il fenomeno è di tipo tettonico. Si tratta in generale di eventi ibridi che sono dovuti ad una faglia. Si potrebbe in teoria trattare di una rottura della crosta che è indotta a muoversi a seguito di una spinta magmatica più profonda. Il magma che risale il condotto produce infatti una pressione e dunque uno stress sulle rocce circostanti fino alla fratturazione in alcune aree. Tuttavia il sisma, comunque abbastanza superficiale, è avvenuto lontano da dove solitamente si manifesta il predetto fenomeno. Quindi lo definirei un movimento crostale avvenuto nel basamento sedimentario del vulcano. Preciso che si tratta di una scossa isolata e non di uno sciame”.