Spopola sui social la bellezza dell'Etna per immagini. Quinto compleanno per Mongibella, la pagina Facebook degli amanti del territorio etneo

Saro Faraci

Cresce in visibilità, reputazione e credibilità l’immagine dell’Etna veicolata attraverso i social network. Sono ormai diversi i gruppi e le pagine su Facebook, le comunità su Instagram, i canali di Twitter e Youtube, e via di seguito che ogni giorno propongono foto, video, instantanee ma anche testi, parole e ricordi che celebrano a tutto tondo la bellezza dell’Etna, patrimonio mondiale dell’Umanità dal giugno 2013, sicuramente una delle meraviglie del mondo per l’unicità del suo ecosistema che ruota intorno al vulcano più alto d’Europa, sempre attivo come fosse un laboratorio permanente, e soprattutto imprevedibile nelle sue magmatiche traiettorie. C’è qualche pagina istituzionale, ovviamente, come quella del Parco dell’Etna. Ma sono soprattutto comunità e gruppi spontanei che, con grande attaccamento affettivo all’Etna, ogni giorno propongono un “menù” diverso di foto, immagini e video originali. Se è vero che una destinazione turistica diventa tale grazie ai servizi di fruizione e comunicazione di un luogo che la rendono più attrattiva, non c’è dubbio che i social stanno dando una grossa mano d’aiuto nel veicolare in tutto il mondo l’immagine dell’Etna, facendola conoscere ad un’audience allargata, facendola desiderare ancor di più soprattutto agli stranieri, vivificandone il ricordo in quanti, per motivi familiari o lavorativi, si sono dovuti allontanare dal territorio etneo e ne sentono la mancanza, avvertendo un po’ di nostalgia.

Cinque anni fa, esattamente il 12 dicembre del 2012, abbiamo dato vita alla pagina Facebook “Mongibella“. Le abbiamo dato questo vezzeggiativo affettuoso, che femminilizza Mongibello l’altro nome con il quale il Vulcano Etna è conosciuto in tutto il mondo. Sull’Etna, come per l’arancino o l’arancina, si dividono i sostenitori della “mascolinità” e quelli della “femminilità” del Vulcano. Chi ha scelto di “femminilizzare” l’Etna, come la pagina Mongibella, è perchè ha voluto richiamare la dolcezza, la bellezza, lo spirito materno della “Muntagna” che, imponente con i suoi 3.350 metri di altitudine, è come se abbracciasse tutto il territorio circostante in buona parte ricadente nella provincia di Catania, ma con propaggini anche in quello di Messina e di Enna.

In cinque anni, la pagina Mongibella ha raggiunto 4.363 mi piace ed è seguita costantemente da 4.286 persone. Ad animarla quotidianamente come amministratori, oltre al sottoscritto, Alessandro Lo Piccolo, un fotografo naturalista i cui scatti sono pubblicati ed apprezzati in tutto il mondo, ed Enza Giangreco, una imprenditrice operante nel settore dell’ospitalità turistica manco a dirlo in territorio etneo. La comunità di Mongibella però è aperta a tutti. Basta inviare una foto originale, non importa se fatta con la macchina fotografica o con lo smartphone, specificare data e luogo dello scatto e l’immagine viene immediatamente condivisa con tutti. Oltre ai tre amministratori della pagina, ci sono tantissimi amici di Mongibella che, con i loro scatti, alimentano la comunità da ogni parte della Sicilia. L’elenco degli “aficionados” è lunghissimo. Ricordiamo, fra i tanti, Diana dal balcone di casa sua ad Acireale; Salvo che non manca di inviare i propri scatti da Fleri; Martina con le sue suggestive foto paesaggistiche che ritraggono l’Etna da Troina; Peppe ed Ausilia, due siciliani che lavorano nel centro Italia, che durante i periodi di vacanza inviano i loro scatti da Agira o da Maletto; Corrado che, per via della sua professione di agronomo, gira in lungo e largo la piana di Catania e riprende l’Etna da diverse angolazioni; Emanuele che durante i suoi viaggi di lavoro si diletta a mettere a confronto l’Etna col Vesuvio, proponendo foto dell’una e dell’altro. E via di seguito, con foto che arrivano da Augusta, da Caltagirone, dalle frazioni marinare di Acireale, da Catania, da Misterbianco dove l’Etna, soprattutto nelle belle giornate, è visibile. Noi la fotografiamo spesso da San Giovanni La Punta lungo la strada che da Zafferana Etnea conduce a Catania.

La foto di copertina è di questa mattina. Scattata alle 7,20 a Catania, al porto di Ognina, un luogo suggestivo dal quale è possibile ammirare la bellezza del territorio in tutte le sue componenti, l’Etna, il mare dell’Etna, e i paesi dell’hinterland. Nessuna pretesa di professionalità artistica nè per noi nè per tutti questi gruppi che veicolano sui social l’immagine dell’Etna. C’è tanto amore dietro e soprattutto si intuisce che la passione che lega i Siciliani all’Etna è veramente intensa. Perchè è solo l’amore e la passione che ti spingono, ogni giorno, a fermarti un attimo, anche quando sei in macchina, e bloccare in uno scatto tutta l’emozione che ti suscita dentro il solo guardare l’Etna, anche da lontano. Ed è per questo motivo che il claim della pagina Mongibella è “energia lovica dell’Etna di Sicilia”. Dove “lovica” non è un errore di battitura, ma richiama il “love”, l’amore, che lega i Siciliani al vulcano più alto d’Europa.

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