Storie d'amore e di dolore in "Mettici la mano"

Storie d'amore e di dolore in "Mettici la mano"

CATANIA – Un brigadiere tutto d’un pezzo, un femminiello frivolo e teatrale, una ragazzina in manette che interrompe lunghi silenzi con esplosioni di rabbia. Tre personaggi diversissimi, che in uno scantinato di Napoli, nella primavera del 1943, sotto il bombardamento, rivelano la loro vita, minuto dopo minuto: paure, speranze, soprattutto dolore e amore. La divisa della Pubblica sicurezza nasconde, maldestramente, il grande cuore di padre di Maione, provato da una perdita incolmabile, “Bambinella”, che sa tutto di tutto e vive la sua vita mercenaria come se fosse una missione, rivela inaspettate sensibilità e intuizioni. Infine Melina, una ragazzina diventata donna troppo presto, svela una lunga storia di violenza e umiliazione alla quale decise di dare una svolta con coraggio e consapevolezza. Il brigadiere e il femminiello sono personaggi estrapolati dalla fortunata serie televisiva del Commissario Ricciardi di Maurizio De Giovanni, dalla quale fuoriescono per raccontarsi, da protagonisti, sulle tavole del palcoscenico, per la regia di Alessandro D’Alatri. Atto unico, serrato, intenso, emotivamente impegnativo, tra un sorriso e l’altro. Finale a sorpresa. Grande interpretazione dei tre attori sul palcoscenico con uguale dignità: Antonio Milo, Adrano Falivene ed Elisabetta Mirra. Applausi lunghi, convinti e commossi, alla fine.

Al Teatro Vitaliano Brancati di Catania si replicea fino a domenica 22 gennaio.  Prodotta dal Teatro Diana di Napoli, la pièce vanta le scene di Toni di Pace, i costumi di Alessandra Torella, le musiche originali di Marco Zurzolo e le luci di Davide Sondelli. “Il brigadiere Maione e il femminiello Bambinella sono due figure che non fatico a descrivere come maschere, unici tra i personaggi dei romanzi  del Commissario Ricciardi a indossare un costume: uno con il rigore della divisa e l’altro con la leggerezza della femminilità travestita. Troveremo – spiega il regista Maurizio D’Alatri – la città di Napoli devastata dalle conseguenze del nazifascismo, martoriata dai bombardamenti, ma mai priva di quella carica di umanità e di amore per la vita”.

Mettici la mano

di Maurizio De Giovanni, regia Alessandro D’alatri, con Antonio Milo, Adriano Falivene, Elisabetta Mirra.Repliche: venerdì 13 gennaio ore 21:00, sabato 14 gennaio ore 17:30, domenica 15 gennaio ore 17:30, giovedì 19 gennaio ore 21:00, venerdì 20 gennaio ore 17:30, sabato 21 gennaio ore 21:00, domenica 22 gennaio ore 17:30.

Daniele Lo Porto

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