CATANIA – “Stragi di mafia, stragi di Stato” è il titolo del dibattito-incontro, a trent’anni da Falcone e Borsellino, in programma venerdì 15 luglio alle 19,30 nel giardino della Casa Valdese in via Naumachia 18A a Catania (Castello Ursino), organizzato dalla Chiesa Valdese, dall’associazione Memoria e Futuro e dalla biblioteca Navarria Crifò. Partecipano il giornalista Attilio Bolzoni, autore di libri importanti sul fenomeno mafioso e tradotti in varie lingue, come “Uomini soli” (Zolfo Editore), l’avvocato Adriana Laudani, presidente di Memoria e Futuro e dirigente dell’Udi, Roberto Navarria della Chiesa Valdese. Modera il giornalista Antonio Ortoleva.
Il tema principale della serata è quello di fare chiarezza sull’origine delle stragi che, a partire da Portella della Ginestra, sino a Falcone e Borsellino, hanno insanguinato il Paese e deviato il progresso politico e culturale. Dalle prevalenti ricostruzioni storiche e dalle inchieste giornalistiche di questi decenni emergono da ogni violento fatto di sangue una serie di indizi concordanti, numerose prove e impronte decisive che conducono ad affermare che non fu solo mafia. Che ad ogni evento drammatico sono subentrati depistaggi.
Che una matrice politico-istituzionale è acclarata. Che la presenza di servizi italiani e stranieri è dimostrata, così come l’uso di una manovalanza di estremisti neofascisti. Questo cafarnao di mandanti in apparenza oscuri, sparizioni di agende e documenti, intorpidimento dei fatti hanno precluso una verità giudiziaria chiara e completa che non possiamo più attendere. Da qui, la necessità di abbattere un sipario di menzogne e misfatti, costruendo una verità storica condivisa sul nostro passato prossimo da consegnare alle nuove generazioni.