Sul lago dorato si festeggiano quaranta anni di cultura teatrale


 
 
 

GIARRE – Nella casa sul lago si gioca l’ultima partita del rancore tra padre e figlia, giudice parziale la madre, risolta per interposta persona (il ragazzino), complice la morte che aleggia e che busserà alla porta decidendo di rinviare la visita. L’opera affronta il tema della vecchiaia e della morte sotto diversi punti di vista e quello del conflitto generazionale, determinato spesso dall’incomunicabilità.  Tratto da un’opera teatrale di Ernest Thompson, Sul lago dorato, sembra scritto su misura per la coppia Francesca Le MuraMelo Ingegnosi, per poter festeggiare degnamente i quarant’anni di attività artistica e culturale, quasi a sottolineare quella sorta di psicodramma velato determinato dalla diaspora con la parte giovanile della Compagnia teatrale Jonica, da loro fondata, insieme ad altri personaggi del teatro giarripostese, nel lontano 11 novembre 1977, nello studio del notaio Filippo Patti. Con un’interpretazione magistrale della commedia crepuscolare e agrodolce, non intaccata da certo sentimentalismo spinto e zuccheroso, riscattata com’è da una scrittura niente affatto banale che mescola sapientemente ironia e dramma, la “costola nobile” della Jonica, la neonata Associazione culturale “Insieme a teatro”, si presenta affiata e viva come non mai, con meritatissimi applausi a scena aperta tributati da un pubblico notevolissimo, che ha riempito tutti i posti del Rex, sabato 11 sera. Sulle indimenticabili note del gettonatissimo score smooth jazz del pianista Dave Gruisin, nella rielaborazione del Maestro Gabriele Denaro, che interviene anche con sue musiche originali, Melo(Norman Thayer) e Francesca(Ethel), Enza Leonardi(Chelsea), Paolo Conti(Billy Ray senior), Andrea Sorbello(Billy Ray junior), Salvo Cardillo (postino), con scene di Aldo Calcina e suoni e luci di Alberto Bonanno, costituiscono un impianto solido e un concerto magnifico di attori che si avvicendano in una splendida performance, che vale la pena di replicare e coniugare tante altre volte ancora: il lacrimone che le brilla sul ciglio è inevitabile per chi è capace di seguire intensamente, perché non è affatto difficile venire coinvolti e affascinati dalla storia, grazie alla bravura degli attori. Francesca Le Mura, che ha curato ancora una volta la regia, ci pare in grandissima forma, così come davvero convincente resta sempre Melo Ingegnosi. Meritano comunque di essere premiati tutti e sei gli attori di questa riuscitissima performance teatrale. Bellissime, al termine, le testimonianze tra il nostalgico e lo speranzoso e in particolare la testimonianza del notaio Patti, che  senza sdilinquimenti, ha raccontato la lunga e appassionante storia di questo gruppo, che 40 anni orsono ristrutturò il piccolo auditorium della parrocchia San Giuseppe, trasformandolo in un teatro, con non pochi sacrifici economici. Ne seguì dopo alcuni anni lo sfratto, che non intaccò la voglia e la passione di fare teatro. Il notaio ha rimarcato: “La Compagnia teatrale Jonica è innegabilmente incarnata dalla coppia Ingegnosi-Le Mura e ciò è innegabile. Loro hanno avuto la capacità di creare un buon vivaio e auspico che la Compagnia possa tornare a riunirsi e a ricostituirsi grazie al cemento costituito dall’amore comune per il teatro”.
La commedia verrà replicata stasera (domenica 12) alle ore 18.30 nel teatro Rex, mentre il cartellone della stagione teatrale dell’Associazione “Insieme a teatro”, proseguirà il 17 e 18 febbraio 2018, con “La bolgia delle eretiche”, tratto da un romanzo di Marinella Fiume.

Mario Pafumi

 

 
 
 

Send a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *