Terme di Acireale, la Regione ha riacquistato l'ex albergo Excelsior Palace e il centro polifunzionale

Terme di Acireale, la Regione ha riacquistato l'ex albergo Excelsior Palace e il centro polifunzionale

S.F.

ACIREALE – Non è passato invano il termine ultimo di ieri 26 settembre per partecipare all’avviso di trattativa privata per l’acquisto dell’ex albergo Excelsior Palace e del centro polifunzionale. Da fonti regionali abbiamo appreso che la Regione Siciliana ha formalizzato ieri l’offerta per l’acquisto dei due beni finiti all’asta su iniziativa giudiziaria dei creditori. L’importo offerto è stato di 9,1 milioni di euro, dunque ridotto del 30% rispetto all’originario prezzo a base d’asta di 13 milioni di euro. Era stata la stessa giunta regionale del resto, nell’ultima riunione del 4 settembre scorso, con la delibera n.320 ad autorizzare l’assessore all’Economia Gaetano Armao all’acquisto dei due cespiti per un valore ridotto rispetto al prezzo originario.

Adesso i liquidatori avranno in mano una somma considerevole con la quale proveranno a ristorare i creditori principali, fra i quali il fondo internazionale Cerberus (che da Unicredit ha rilevato il credito vantato nei confronti delle Terme di Acireale SpA), il Comune di Acireale e la sua partecipata Sogip, Riscossione Sicilia e qualche creditore privato. I debiti iscritti in bilancio (l’ultimo è al 31.12.2017) ammontano a 16 milioni di euro. Sarà quindi necessaria una transazione con i creditori per provare ad abbattere tale debito.

Con il riacquisto da parte della Regione, si dovrebbe avviare a rapida chiusura la fase della liquidazione iniziata nel 2010, dopo l’approvazione in aula della legge 15. Lo scioglimento della società Terme di Acireale SpA dovrebbe restituire l’attivo residuo alla Regione Sicilia che, unificati tutti i beni termali nelle proprie mani (stabilimenti, alberghi e centro polifunzionale), proverà ad affidarli in gestione ai privati, come prevede quella legge.

Una legge successiva del 2016, la n.20, quella che ha autorizzato la Regione a contrarre un mutuo di 18,9 milioni di euro per salvare le Terme di Acireale e di Sciacca, dà la possibilità alle comunità locali, attraverso i loro Sindaci, di partecipare alla redazione del bando per la privatizzazione. Dopo polemiche, distrazioni, disimpegni e farneticazioni, la comunità di Acireale adesso sarà chiamata a dare il proprio contributo di idee e proposte per disegnare il futuro del termalismo che si aspetta di avere in città con l’apporto di investitori privati.

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