Terremoto, a Fleri il primo dei due incontri sul tema "la casa e il lavoro come ripartire"

Saro Faraci

FLERI – La scuola elementare di via Rossi, oltre ad essere un moderno edificio antisismico che ha retto benissimo al sisma di Santo Stefano e naturalmente in aggiunta al fatto che è un istituto primario di educazione scolastica frequentato da tantissimi bambini della zona etnea, si sta lentamente trasformando in uno spazio culturale dove la gente del luogo, dopo il terremoto, incontra professionisti e testimonial di primo piano per farsi una idea più chiara su cosa è successo alle 3.19 della notte di Santo Stefano, su cosa potrebbe succedere in futuro in tutta l’area attraversata dalla faglia di Fiandaca, su come attrezzarsi al più presto per far ritorno nelle case, una volta riadattate, ristrutturate oppure, nei casi in cui si renderà necessario, ricostruite.

Di necessità si fa virtù a Zafferana Etnea, tra Fleri, Poggiofelice e Pisano che risultano le zone più colpite dal terremoto. La scuola è localizzata alle porte di Fleri, all’imbocco della via Vittorio Emanuele, balzata agli onori della cronaca per il crollo di alcuni edifici e per il fatto che, data la criticità registrata da alcune abitazioni, è stata interdetta al traffico per oltre un mese. Da oggi la via è di nuovo transitabile, seppur parzialmente, e pian piano il paese prova a ritornare alla normalità. Manca tanta gente nelle case, perchè sistemata altrove o negli alberghi; a parte il bar La Svolta di Alfio Messina, gli altri esercizi commerciali sono chiusi. Riaprirà presto anche la macelleria di Giovanni Cavallaro, ma fa specie vedere una strada, quella che attraversa il paese e porta fino al centro di Zafferana, che fino al giorno di Natale era vivacissima e pullulante di persone e di attività e adesso è moribonda. La gente però vuole reagire.

Torniamo alla scuola di via Rossi. Ieri sera ha ospitato l’incontro col Sindaco Alfio Russo organizzato dal comitato locale dei terremotati presieduto dal magistrato Salvatore Scalia, assai proficuo perchè si è fatto il punto della situazione sull’emergenza e si è chiarita la natura e la fattibilità dei primi provvedimenti di concessione dei contributi per il ripristino e quelli di autonoma sistemazione. Questo pomeriggio, invece, la scuola ha ospitato il primo di due incontri sul tema La casa e il lavoro. Come ripartire, concepiti da #rialzatifleri per informare la gente sulle prime cose da fare per ritornare nelle abitazioni e soprattutto per rimettere in moto la macchina dell’economia locale.

Ospiti del primo incontro sono stati due tecnici, l’ing. Luigi Bosco, già presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Catania, assessore comunale nella giunta Bianco e regionale nel governo Crocetta; e con lui l’ing. Marco Muratore, dottore di ricerca in ingegneria strutturale ed esperto in vulnerabilità sismica degli edifici. Per quasi due ore si è discusso dei contenuti della nuova ordinanza Borrelli (n.570) che in parte ha emendato la precedente (n.566) emessa all’indomani della visita di Di Maio alle comunità colpite dal sisma di Santo Stefano; della necessità di fare corretta prevenzione sismica degli edifici, anche beneficiando del bonus sisma, in modo da renderli meno vulnerabili agli effetti di terremoti forti come quello del 26 dicembre; delle più moderne tecniche sia per la ristrutturazione dei tamponamenti interni sia per il sostegno e la ricostruzione delle strutture portanti delle case. L’esposizione dei due professionisti è stata accompagnata dalla proiezione di alcuni materiali multimediali, assai utili per visualizzare come, se vengono rispettati i criteri anti-sismici, gli edifici più duttili reagiscono bene e non subiscono danni.

Molto animato il dibattito che ne è seguito con gli interventi, tra gli altri, del magistrato Salvatore Scalia, del geologo Marco Neri dell’INGV, dell’architetto Alfio Tropea e di altri tecnici e professionisti ma anche di tanti residenti della zona.

Il prossimo incontro si terrà sabato 9 febbraio, alle 18.00, sempre alla scuola di via Rossi. Si parlerà di lavoro e come ripartire. L’ospite invitato è Pietro Agen, presidente della Camera di Commercio del Sud-Est di Sicilia che incontrerà i rappresentanti delle attività produttive, artigianali e commerciali della zona. Dal giorno successivo al terremoto, l’economia locale ha avuto un tracollo e bisogna far presto per riportare i catanesi e gli abitanti dei centri viciniori in tutte le frazioni di Zafferana Etnea, da sempre apprezzate per la laboriosità di tanti piccoli imprenditori locali.

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