Terremoto, a Pennisi tornerà presto la statua di Sant'Emidio. Raccolti più di 3700 euro dalla Fondazione Bellini di Acireale

Ogni tanto una buona notizia.

La comunità di Pennisi, la frazione a nord di Acireale colpita dal terremoto di Santo Stefano potrà riavere presto la statua di Sant’Emidio, il protettore dai terremoti, caduta rovinosamente a terra la notte del sisma mentre la Chiesa Maria Ss. del Carmelo e Sant’Emidio subiva forti danni alla facciata, al campanile e alla struttura interna.

La Fondazione Bellini di Acireale, presieduta dal prof. Rosario Faraci, ha completato da poco la raccolta fondi lanciata per volere del suo Presidente nei giorni immediatamente successivi al terremoto del 26 dicembre e finalizzata per l’appunto a sostenere le spese di ristrutturazione della statua, fatta collocare sul sagrato della Chiesa nel 1937 dal parroco di allora don Giuseppe Arcidiacono come atto di devozione verso Sant’Emidio, antico Vescovo di Ascoli Piceno, considerato il Santo protettore dai terremoti. A Sant’Emidio la comunità di Pennisi è affettivamente legata, tant’è che una delle prime immagini trasmesse dopo il terremoto riguardava proprio la statua caduta rovinosamente a terra in mezzo alle macerie.

La Fondazione Bellini ha promosso una campagna di crowdfunding sulla piattaforma social Meridonare del Banco di Napoli. Sono stati in tutto 94 i donatori e la somma raccolta è di 3.756 euro che servirà a coprire oltre i due terzi dei costi di ristrutturazione della statua. L’opera verrà restaurata dal maestro Angelo Cristaudo, esperto in restauro e conservazione dei beni culturali. La somma raccolta potrà essere integrata da ulteriori donazioni private e sarà consegnata dalla Fondazione al Parroco della Chiesa di Pennisi don Mirco Barilari, miracolosamente sopravvissuto al sisma di Santo Stefano poichè sulla canonica dove si trovava quella notte è piombato addosso il campanile venuto giù dalla Chiesa

 

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