Terremoto a Zafferana Etnea, conoscere e prevenire è sempre meglio che curare i problemi conseguenti ad un sisma

di Saro Faraci

Zafferana Etnea potrebbe diventare presto un esempio di “buona prassi” per la Protezione civile a livello sia regionale che nazionale. Qui il terremoto di Santo Stefano è stato forte ed anomalo, nessuno è morto per fortuna, ci sono stati enormi danni alle abitazioni, ma dal giorno dopo ciascuno ha fatto la propria parte tanto per dare una mano d’aiuto alla gente nella sistemazione negli alberghi e in altre case quanto per informare correttamente la popolazione su ciò che è accaduto, su cosa fare per prevenire futuri rischi e su come ripartire in tempi brevi sia per rientrare a casa propria che per riavviare le attività lavorative.

A Fleri, sin dai giorni successivi al sisma del 26 dicembre, ci sono state diverse iniziative a scopo informativo promosse da un gruppo di giovani attivamente impegnati nella comunità parrocchiale Maria Ss. del Rosario. L’incontro divulgativo con il vulcanologo Boris Behncke dell’INGV, il seminario con gli ingegneri Luigi Bosco e Marco Muratore dell’Ordine degli Ingegneri di Catania, la riunione con il presidente della Camera di Commercio del Sud-Est Pietro Agen e con il presidente di Coldiretti Catania Andrea Passanisi sono stati promossi allo scopo di far tornare la gente in paese prima che Fleri diventi fantasma, di riunirsi con cadenza ben precisa e di fare il punto della situazione e di informarsi. La conoscenza è importante quando c’è di mezzo un evento sismico.

Anche altri gruppi si sono mossi con eguale slancio nel comune obiettivo di informare, di far conoscere, di chiarire. Oggi pomeriggio a Zafferana Etnea, nel centralissimo Auditorium S.Anna, il Kiwanis Club ha organizzato un incontro molto interessante sul tema “I fenomeni vulcano-tettonici del dicembre 2018 nel territorio di Zafferana Etnea” al quale hanno preso parte pure il Sindaco Alfio Russo, il commissario regionale della Protezione civile Calogero Foti, il presidente del coordinamento dei comitati locali dei terremotati Salvatore Scalia, i parroci di Zafferana e Fleri padre Gigi Licciardello e mons. Alfio Russo, oltre ad un folto pubblico di esperti, di tecnici, giornalisti e tanta gente desiderosa di capire cosa è successo prima e dopo quei terribili cinque secondi del 26 dicembre.

Introdotti dalle autorità del Kiwanis e dal dott. Alfio Cavallaro, sul tavolo dei relatori presentati dall’ingegnere Alfredo Cavallaro si sono alternati geologi, architetti, ingegneri, esperti legali di ricostruzione post-sisma. Hanno relazionato il geologo Marco Neri sul tema “L’eruzione del 24-27 dicembre 2018: cosa è successo, cosa potrebbe succedere ancora”; i geologi Mauro Corrao e Mario Leta sul tema “Il terremoto del 26 dicembre 2018: riflessioni sull’adeguatezza della normativa sismica in vigore nel territorio etneo”; l’ingegnere Francesco Russo, docente universitario, sul tema “Le vie di fuga di Zafferana Etnea previste dal Piano di Protezione Civile Comunale: sono sufficienti?”; ed infine l’architetto Giuseppe Licciardello e l’avvocato Milena Pafumi sul tema “Le Ordinanze emanate dal Dipartimento per la Protezione Civile: disamina tecnico-legale delle misure di sostegno alla popolazione terremotata”.

A tratti molto divulgativo come nel brillante intervento di Marco Neri, primo ricercatore dell’Osservatorio etneo dell’INGV che ha illustrato le dinamiche geomorfologiche del territorio, a tratti più tecnico come nelle corpose relazioni di Corrao e del prof. Russo sulla prevenzione dei rischi, il convegno ha rappresentato pure l’occasione per illustrare le ordinanze e le direttive emanate dalla Protezione Civile. Sono tante, le ultime emendate in alcune parti rispetto alle prime versioni, e c’è ancora parecchia confusione fra la gente, timorosa di non poter accedere ai contributi di ripristino fino a 25.000 euro oppure alle provvidenze teoricamente più sostanziose che saranno stanziate nell’emanando decreto governativo.

Il convegno, meritevole nelle finalità, e ben congegnato per la varietà di relazioni è stato apprezzato pure dal commissario nazionale della Protezione Civile Angelo Borrelli che ha plaudito all’iniziativa.

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