Umberto Trovato
CATANIA – Evento sismico che, seppur di lieve magnitudo, ha allarmato soprattutto gli abitanti di Zafferana Etnea ed Acireale. Alle ore 16.21 di oggi, un terremoto di magnitudo 2.8 ha avuto il suo epicento 1.3 km ad ovest di Zafferana Etnea ad una profondità di 5 km. Il fenomeno, avvertito non solo ai piani alti dei palazzi di Acireale e Zafferana ma anche a Giarre e a Sant’Alfio, è stato seguito dopo un paio di minuti da un evento di energia più bassa e per la precisione di magnitudo 1.7. Alcuni studiosi asseriscono che il terremoto avvertito possa essere correlato alla ricarica del vulcano Etna e che l’evento sia ascrivibile alla risalita del magma e dunque all’alimentazione del sistema di accumulo più profondo del vulcano tra i 3 e i 5 km sotto il livello del mare. Il magma quindi stazionerebbe in una zona di stoccaggio spingendo le rocce circostanti. Il terremoto manifestatosi tuttavia può essere catalogato come terremoto superficiale che interessa il fianco orientale dell’Etna. Le faglie del fianco dell’Etna sono caratterizzate anche da una profondità del fenomeno sismico pari a 5 km. I terremoti superficiali sono quelli legati alla vita del vulcano e in questa categoria rientrano i movimenti del fianco del vulcano.
I terremoti più profondi sono invece più condizionati dalle strutture crostali che segmentano le placche tettoniche.