Terremoto di Santo Stefano. Fleri si è svegliata innevata, ma decisa più che mai a riprendere il proprio cammino di normalità

Saro Faraci

FLERI – L’immagine che vi proponiamo è molto forte. Detriti di una casa in rovina e neve con tanto freddo nel giorno precedente l’Epifania che chiuderà un difficile periodo natalizio che Fleri, la popolosa frazione di Zafferana Etnea, non dimenticherà mai. Qui e altrove in una vasta area etnea a ridosso della faglia di Fiandaca alle prime ore del giorno di Santo Stefano, esattamente alle 3.19, una scossa di terremoto anomala per la combinazione di magnitudo, intensità e  bassa profondità ha danneggiato molti edifici, residenziali e commerciali, alcuni del tutto inagibili, altri solo parzialmente. Per fortuna, nessuna vittima, qualche leggerissimo contuso e, tranne qualche caso sporadico, nessuna casa rasa al suolo. L’immagine di apertura dunque sarà pure forte, ma non può assumersi come simbolica dell’intero evento sismico che ha colpito Fleri, Pennisi, Fiandaca ed altri territori della zona etnea. Ci sono stati danni, questo è vero; ma la gente è uscita sana e salva dalle proprie abitazioni, molte delle quali inagibili, ma presto riutilizzabili dopo adeguata ristrutturazione. Forse, il vero fatto di cronaca è questo.

Oggi 5 gennaio Fleri si è svegliata innevata, come del resto tutto il comprensorio interessato dall’evento sismico di Santo Stefano. Le basse temperature della notte insieme ad un po’ di vento hanno generato un discreto innevamento che rende molte strade ancora difficilmente praticabili, sebbene il primo sole di tarda mattinata stia decisamente favorendo lo scioglimento del ghiaccio. Si raccomanda pertanto massima cautela e grande prudenza nella guida. Gli “sfollati” sono ospitati negli alberghi a nord di Zafferana, cioè l’Emmaus, l’Airone e l’Hotel Primavera e qualche famiglia pure al Villaggio Madonna degli Ulivi dell’Opera Diocesana Assistenza a Viagrande. Vorrebbero far ritorno nelle loro case quanto prima, ma tutto dipenderà da come si muoverà la macchina della Protezione Civile comunale a tutti i livelli, soprattutto nell’assegnazione delle immediate provvidenze finanziarie sia per trovare una sistemazione alternativa sia per dar luogo alle prime ristrutturazioni.

Sul sito del Comune di Zafferana Etnea è disponibile nell’home page il modulo di istanza di sopralluogo per edifici/opere pubbliche, privati che è propedeutico ad ogni concessione di contributo.

Sulla pagina Facebook del Comune si riportano inoltre le seguenti informazioni “Ai nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa, è stata distrutta in tutto o in parte, ovvero sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle Autorità competenti post terremoto, verrà assegnato un contributo mensile per l’autonoma sistemazione. I benefici economici appena descritti sono concessi a decorrere dalla data indicata nel provvedimento di sgombero dell’immobile e sino a quando non si siano realizzate le condizioni per il rientro nell’abitazione ovvero si sia provveduto ad altra sistemazione stabile e, comunque, non oltre la data di scadenza dello stato di emergenza. Inoltre, nell’ambito degli interventi di prima assistenza alle popolazioni terremotate dell’Etna, al fine di favorire l’immediato utilizzo del patrimonio edilizio privato danneggiato non gravemente, il Commissario è autorizzato ad assegnare un contributo massimo di € 25.000 (venticinquemila), per unità immobiliare, per la realizzazione degli interventi necessari a ripristinare in tempi rapidi le condizioni di agibilità degli immobili. Quest’ultimo provvedimento potrà essere adottato in alternativa al contributo riconosciuto per l’autonoma sistemazione ovvero ad altre forme di assistenza alloggiativa

Tuttavia, anche chi non dovesse rientrare nel novero dei beneficiari dei contributi della Protezione Civile, può sempre godere di una detrazione di imposta del 50%, fruibile in cinque rate annuali di pari importo, per le spese sostenute per l’adozione di misure antisismiche su edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1, 2 e 3), così come prevede l’Agenzia delle Entrate sul proprio sito.

Ritorno alla normalità è la parola d’ordine per tutti, anche se non sarà facile. La via Vittorio Emanuele, l’arteria principale che passa per la frazione di Fleri, rimane ancora interdetta al traffico veicolare. Il sopralluogo effettuato ieri non ha sortito gli esiti sperati, perchè ci sono ancora edifici da puntellare. Nel frattempo, mons. Alfio Russo, il parroco della Chiesa Maria Ss. del Rosario, la “Chiesa nuova” attualmente non fruibile, ha comunicato che la Santa Messa odierna verrà celebrata nella cappella di Casa Dusmet di via Vittorio Emanuele 75 alle ore 18,00. Domani, solennità dell’Epifania, sarà invece celebrata alle ore 10,30 e 18,00 nella scuola elementare di via Rossi, la stessa nella quale domenica 30 dicembre l’Arcivescovo di Catania Mons. Salvatore Gristina ha officiato la S.Messa nella ricorrenza della Sacra Famiglia. La funzione pomeridiana di domani sarà preceduta dalla tombola per i ragazzi, offerta dai volontari dell’Ordine di Malta che inizierà alle ore 15,30.  Si tratta di un piccolo contributo per ripristinare la normalità, dato che a Fleri sono parecchi i ragazzi e i giovani che gravitano attivamente intorno alla comunità parrocchiale Maria SS. del Rosario.

Sul sito dell’INGV Centro terremoti, è possibile monitorare l’andamento di terremoti e scosse in tempo reale. Da una consultazione, si può notare che lo sciame sismico nella zona etnea non si è arrestato del tutto e che, proprio a Zafferana Etnea, tra le 22.41 di ieri sera e le 3.18 di questa mattina si sono registrate alcune scosse di leggera magnitudo, non diffusamente avvertite dalla popolazione.

 

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