Daniele Lo Porto
CATANIA – L’Etna, con la sua attività eruttiva e sismica, ha concesso una tregua a Capodanno. Tregua che ha consentito ai satelliti Cosmo-Skymed e Sentinel di “fotografare” il nuovo profilo del vulcano che con l’inizio dell’attività eruttiva del 24 novembre e poi le forti scossi nella notte del 26 dicembre, ha cambiato il suo aspetto. La faglia di Fiandaca, in particolare, si è spostata di 12-14 centimetri verso est, mentre di 15-17 centimetri verso ovest. Il versante occidentale dell’Etna è “scivolato” di 30 centimetri in direzione ovest, mentre il versante orientale si è spostato di 5 centimetri verso est. Lo sciame sismico ha fatto registrare una sensibile riduzione della vivacità, dopo che le ultime scosse di magnitudo 2.4 sono state registrate nella notte del 31 dicembre: alle 00,28, a 8 chilometri a est di Zafferana; la secondo alle 05,50, a 8 chilometri a nord di Ragalna. Non si sono registrati ulteriori danni. E’ in corso, intanto, il censimento dei danni. I tecnici della Protezione civile hanno già effettuato 1.265 verifiche su immobili a fronte di 4.733 richieste. Le case inagibili sono 338, quelle parzialmente agibili 337, 590 le agibili. Gli sfollati sono 1.096, 300 hanno trovato una soluzione abitativa autonomamente, 794 sono ospitati in strutture alberghiere, 2 in strutture pubbliche.
Un sistema informatico realizzato dalla Protezione civile regionale siciliana permetterà di avere in tempo reale tutti i dati e le schede dei sopralluoghi eseguiti nelle strutture interessate dal terremoto. E’ ‘Erikus’, il progetto realizzato da Regione e Arpa Piemonte messo a disposizione della Sicilia grazie all’intervento del Dipartimento nazionale della Protezione civile. Tecnici esperti saranno nel Catanese performare i colleghi e attivare il sistema. Intanto, ieri nelle frazioni colpite dal terremoto hanno effettuato un sopralluogo il prefetto Claudio Sammartino ed il questore, Alberto Francini. La terra è tornata a tremare, alle 19,37nel territorio dell’Aquila, con epicentro a Collelongo, ad una profondità di 17 chilometri, ed un’intensità di magnitudo 4,2. La scossa è state avvertita anche a Roma.
Dal Giornale di Sicilia