Etna, la terra trema


 
 
 

MILO – Balla la terra nella zona jonico-etnea, nella mattinata di oggi, per via di un evento sismico di magnitudo 3.3 della scala Richter. L’epicentro del fenomeno è stato localizzato 1.2 km a sud-ovest di Milo, ad una profondità di 5 km. Come ha specificato l’INGV di Catania, si è trattato di un classico terremoto tettonico che rientra nelle caratteristiche della sismicità etnea, la quale connota il versante orientale dell’Etna.  Il fenomeno sismico, avvertito a Acireale, Giarre, Riposto, Mascali, Milo, Santa Venerina  e Zafferana, non deve sorprendere in quanto manifestatosi in un territorio in cui il fianco dell’Etna si muove verso il mare, in  direzione est, mettendo in sollecitazione le scarpate. Il processo appena evidenziato, in ordine al quale le faglie si mettono in sollecitazione producendo sismicità basse, è abbastanza noto e si verifica continuamente (creep asismico) .In genere, i terremoti riconducibili a faglie che si muovono, sono innescati da movimenti di magma che sollecitano e dunque spingono le rocce circostanti il condotto vulcanico.  L’illustrazione dei fenomeni che caratterizzano il territorio etneo è stata snocciolata solo per evidenziare che l’evento sismico verificatosi, si è materializzato in un’area dove si verifica un determinato processo.  Dunque non per individuare una diretta correlazione tra il terremoto avvertito e ciò che avviene sul fianco orientale dell’Etna.
Umberto Trovato

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