Torna in libertà dopo le accuse per un omicidio di 16 anni fa


 
 
 
 

CATANIA –  Il Tribunale della Libertà,  presidente Mignemi, ho deciso la rimessione in libertà di Alfio Maugeri accusato di concorso nell’ omicidio di Santo Giuffrida. L’8 luglio del 2017 il gip di Catania, Sammartino, su richiesta del pubblico ministero Bisogni emetteva una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Alfio Maugeri, Antonio Zuccarello e Barbara Bregamo perché accusati di omicidio pluriaggravato ai danni di Santo Giuffrida, compagno della Bregamo. Ad accusare Maugeri le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Luciano Cavallaro, cugino dello stesso Maugeri.

A seguito della carcerazione, l’avvocato di Maugeri, Miriam Condorelli ha fatto ricorso al Tribunale della Libertà di Catania che il 24 luglio dello scorso anno confermava la decisione del Gip destinando Alfio Maugeri a custodia cautelare in carcere. Contro questo provvedimento l’avvocato di parte ha ricorso in Cassazione chiedendone l’annullamento, evidenziando l’assenza di esigenze cautelari: si trattava infatti di un fatto commesso ben 16 anni addietro. Le recenti norme in materia stabiliscono infatti che il pericolo di reiterazione del reato deve essere concreto ma soprattutto attuale.

La prima sezione della Corte di Cassazione, presieduta dalla dottoressa Antonella Mazzei ha dunque accolto i motivi del ricorso proposti dalla difesa e ha annullato, nell’udienza dello scorso febbraio, il provvedimento emesso dal Tribunale della libertà di Catania rinviando gli atti per una nuova trattazione del caso alla luce del quesito di diritto imposto dai supremi giudici. In questi giorni finalmente il Tribunale della libertà non ha potuto far altro che accogliere i motivi della difesa e annullare il provvedimento di custodia con la remissione in libertà del Maugeri

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