Totò Cascio: "La Sicilia ha bisogno di Musumeci"

|Katya Maugeri|

CHIUSA SCLAFANI – “Dovremmo recuperare la capacità di stupirci, attimo dopo attimo”, trovare il tempo di ammirare la bellezza con lo sguardo di chi – meravigliato – coglie l’essenza delle cose che ci circondano. È quello che ci ha dichiarato Totò Cascio durante l’intervista  a Sicilia Network. Lui che ha lasciato immutata nella memoria di tutti coloro che  amano  Nuovo cinema Paradiso, l’emozione di quel bambino affascinato e incantato dalla pellicola, da quella Sicilia ricca di tradizioni, di regole e di solitudini. Sono trascorsi ventinove anni dall’uscita di Nuovo cinema Paradiso, film capolavoro di Peppuccio Tornatore, che scelse tra tanti bambini Cascio per interpretare Totò Di Vita.
“Giuseppe Tornatore è un nostro patrimonio, prezioso e indispensabile, lui ha raccontato la Sicilia e la rappresenta totalmente”, continua Cascio orgoglioso della sua esperienza e della sua Terra, “Io la amo la Sicilia e sono legatissimo a Palermo, vorrei che si riuscissero a valorizzare le numerose risorse che possediamo”, di cosa avrebbe bisogno la Sicilia, quindi? – chiediamo – “di Nello Musumeci – risponde sorridendo –: cinque anni fa abbiamo perso un’occasione, ma oggi la Sicilia ha bisogno di un uomo come lui – perbene e concreto – alla guida della Regione Siciliana. Non possiamo solo lamentarci, gridare e scioperare, dobbiamo circondarci di gente competente. Io credo nella politica, non ho nulla contro Rosario Crocetta, ma Nello Musumeci è una risorsa per tutti i siciliani che vogliono cambiare, migliorare”. Continuiamo a parlare del film che lo ha reso famoso, che gli ha regalato moltissime soddisfazioni: “sono grato a Nuovo cinema Paradiso perché dopo ventinove anni si continua a parlarne, ho riscontro dalla gente, è un sogno realizzato, il più grande successo che potessi aspirare è stato ricevere dopo tutti questi anni la stima e l’affetto della gente”. Totò è  un uomo semplice che ama l’ironia, sogna di poter recitare accanto a Leonardo Pieraccioni, un uomo che ha raggiunto la serenità “quando ho acquisito la consapevolezza” di me stesso. “La gente – un tempo – riusciva a sognare e divertirsi con poco” – afferma Cascio ricordando alcune scene del film, – “oggi siamo oppressi da noi stessi, forse schiavi dei pareri contrari ai nostri. Dovremmo recuperare la libertà, trovare il coraggio di esprimere le nostre idee senza per forza offendere o attaccare chi la pensa diversamente.

Scorre troppa cattiveria in questi social”, troppi pregiudizi  e poca umanità, è quello che sembra respirare in questa epoca così schiava nonostante l’eccessiva libertà, e allora ci concediamo un attimo di nostalgia nel ricordare in quanti si divertivano con poco, andando al cinema – e vedere film censurati – o magari chi giocava per le strade con un sasso e un gesso. “Siamo capaci purtroppo a condividere solo la finta carità, quando dovremmo essere capaci di vivere in prima persona anche le gioie altrui. Più brutta dell’omertà c’è l’indifferenza”.
E come non essere d’accordo con Totò Cascio, una chiacchierata in cui è emerso il desiderio di condividere l’amore per questa “terra maligna” che costringe in tanti ad abbandonare i suoi odori, le sue tradizioni, i suoni e la bellezza che la caratterizza per seguire un sogno, lontano dalla lentezza che sembra rappresentare la mancata evoluzione per quel salto di qualità che in molti vivrebbero come simbolo di speranza. È emerso tuttavia un profumo di ottimismo nel voler descrivere la Sicilia fonte inesauribile di storie che raccontano sì, un passato nostalgico,  ma un futuro da costruire insieme, con tenacia e passione, mantenendo sempre viva la capacità di meravigliarsi, proprio come Totò dinanzi alle pellicole censurate, su quelle note indimenticabili che rivelano quanto sia importante credere ai sogni, perseguirne il percorso per poi realizzarli, “Qualunque cosa farai, amala, come amavi la cabina del Paradiso quando eri piciriddu”, suggeriva il buon Alfredo al piccolo Totò.

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