TRAPANI – Il deputato regionale di Forza Italia Stefano Pellegrino, è indagato di corruzione elettorale nell’ambito dell’inchiesta dei carabinieri di Trapani che oggi ha portato al fermo di tre imprenditori accusati, tra l’altro, di aver finanziato la famiglia del boss latitante Matteo Messina Denaro: Calogero Luppino, di Campobello di Mazara, Salvatore Giorgi e Francesco Catalanotto di Castelvetrano, gestore di un centro scommesse online a Campobello di Mazara.
Al deputato, che è anche membro della commissione regionale Antimafia, eletto alle ultime elezioni regionali con oltre 7.670 preferenze, i pm contestano di aver avuto il sostegno elettorale degli imprenditori Calogero Luppino e Salvatore Giorgi. Secondo gli inquirenti, Luppino e Giorgi, obbedendo agli ordini inviati dal carcere dal boss detenuto Franco Luppino, avrebbero sostenuto la candidatura alle elezioni regionali del politico, promettendo e distribuendo generi alimentari agli elettori in cambio della promessa di voto. Intercettato, Giorgi ammette che in cambio della promessa di voto per Pellegrino avrebbe consegnato pacchi di spesa a tutti gli abitanti delle case popolari: “A fine ottobre vero che gli portai la spesa pure a loro”, dice, non sapendo di essere ascoltato dai carabinieri. Le indagini hanno accertato che sarebbe stato Pellegrino a rivolgersi a Luppino e a Giorgi, confidando nel largo consenso che questi avevano avuto in occasione delle precedenti elezioni comunali di Campobello di Mazara attraverso il movimento politico “Io amo Campobello”.
“Nella compravendita dei voti commessa dal Giorgi era direttamente coinvolto il politico Pellegrino in prima persona”, così scrive il gip che aggiunge come in prossimità delle elezioni regionali Pellegrino incontrò Giorgi e Luppino. Dopo l’elezione i due erano “quelli di Campobello, che mi hanno aiutato” e che potranno avere una serie di incarichi in “tre, quattro enti”. “Tutti Pellegrino hanno votato”, diceva Luppino consapevole che anche Dario Messina – finito in galera l’anno scorso nell’operazione Anno Zero – aveva sostenuto Pellegrino. Ordine che, non escludono i carabinieri del Ros, potrebbe essere arrivato perfino da Franco Luppino, capo della mafia di Campobello di Mazara, che da anni si trova recluso in carcere.