Trasporti, sul "caro biglietti aerei" Cancelleri attacca Musumeci

 

 

 

PALERMO – Parlando del dossier sulla continuità territoriale aperto dalla Regione con Roma e su cui ci sarà un confronto istituzionale, il governatore della Sicilia Nello Musumeci oggi ha riferito ai cronisti, durante lo scambio di auguri di fine anno, un episodio che gli è accaduto qualche giorno fa. “Sono stato a Roma a spese mie e quando dovevo anticipare il viaggio di ritorno per raggiungere Catania a seguito del sisma mi è stato detto di pagare 540 euro per il volo Roma-Catania della compagnia italiana: 540 euro sono mezzo stipendio di un impiegato e di un operaio”, ha sottolineato il governatore.

“I biglietti aerei per la Sicilia costano un botto? Siamo contenti che Musumeci sia tornato sulla terra e se ne sia finalmente accorto, chissà che non si svegli dal letargo e si adoperi per far partire la continuità territoriale per gli aeroporti di Trapani e Comiso, di cui finora si è completamente e vergognosamente disinteressato, nonostante le reiterate sollecitazioni che gli sono arrivate dal ministero dei Trasporti”. Lo afferma il deputato M5S all’Ars Giancarlo Cancelleri in risposta alle lamentele di Musumeci.  “Onestamente – afferma Cancelleri – non so se arrabbiarmi o ridere per questa incredibile affermazione. Musumeci dice che c’è un dossier aperto col ministero per la continuità territoriale, ma omette di dire che finora, per quanto riguarda quella con gli aeroporti di Trapani e Comiso, la Regione ha clamorosamente dormito.  Ormai non si contano più le sollecitazioni arrivate da Roma per fare partire l’operazione e i viaggi nella capitale degli emissari di Musumeci finiti con un nulla di fatto perché questi si sono presentati al ministero con documentazione carente o mancante. È paradossale – continua Cancelleri – che sia il governo Conte a pressare, quando dovrebbe essere esattamente il contrario, visto che sarebbero la Sicilia e i siciliani a trarne grossi benefici in termine di prezzi dei voli calmierati”. Eppure i soldi per fare partire l’operazione ci sono. Sul piatto della continuità territoriale con i due aeroporti ci sono infatti  31 milioni di fondi  nazionali e 15 milioni di fondi regionali. “Ma – continua Cancelleri – da quando il sottosegretario ai Trasporti Michele Dell’Orco, a giugno scorso, è venuto in Sicilia ad annunciare la disponibilità di fondi statali non è cambiato nulla. Ci sono stati solo incontri a vuoto, sollecitazioni statali  e documentazione non inviata. Speriamo – conclude Cancelleri – che, ora che Musumeci ha constatato di persona quello che i siciliani dicono da sempre, cambi qualcosa e che qualcosa finalmente si muova alla Regione. A meno che il vero obiettivo di Musumeci non sia quello di fare morire i due aeroporti”.

 

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